Reclamo N° 349661

a seguito del cambio gestore ho ricevuto una fattura con scadenza 24/03/25 di € 67,71 a mio avviso illegittima, per cui ho inviato una PEC, il cui testo e sotto riportato a Wind. "Contestazione fattura n. F2504851552 di € 67,71 emessa il 22/02/2025 a seguito del cambio del gestore, diversamente da quanto previsto dalla Legge Bersani n.40/2007 Dettaglio delle contestazioni: 1) la somma di € 22,00 + iva per cambio gestore non è dovuta perché la legge Bersani 40/2007 ha disposto la totale esenzione delle spese di cambio gestore; 2) la somma di € 0,23 + iva per chiamate verso i fissi nazionali non è dovuta perché il contratto da me sottoscritto telefonicamente nel gennaio del 2020 prevedeva chiamate illimitate gratuite; 3) le somme di € 15,48 + iva e € 30,00 + iva non sono dovute perché la sim dati a suo tempo avuta era stata data in comodato d'uso come addendum al contratto di fornitura della linea "Fissa - DSL" e, pertanto, chiudendo il contratto della linea fissa, unico contratto sottoscritto, dovevate disattivare la sim dati, come a suo tempo fece Vodafone quando ho attivato il contratto con voi. Ritengo che è legalmente illegittimo richiedere delle somme per una fornitura il cui contratto non è mai stato sottoscritto ( già nei mesi di maggio e giugno 2022 avete provato ad addebitarmi il canone della sim perché a vostro avviso esisteva un contratto diverso da quello della linea fissa; successivamente alla mia richiesta telefonica della copia di detto contratto avete provveduto a riaccreditarmi le somme). Per quanto sopra, vi chiedo di provvedere, immediatamente, ad annullare la fattura in oggetto, disabilitare la sim dati e considerare chiuso qualsiasi rapporto commerciale tra voi e lo scrivente." Ho inviato a voi copia della Pec all'indirizzo "telecomunicazioni@unionedeiconsumatori.it". Oggi Wind mi ha risposto sostenendo che il loro operato è corretto.