Reclamo N° 62552

Fabrizio
13 Settembre 2017
il 12/06/2014 stipulai un contratto con Wind Infostrada (Absolute + ADSL). Effettuai una stipula telefonica. Fino alla fattura del 19/05/2016 nessun problema dopodiché iniziai a vedere un leggero aumento nella fattura successiva 22/07/2017(imputai il motivo a qualche telefonata effettuata). Le successive fatture presentavano un totale sempre più alto (21/09/2016 - 21/11/2016). Contattai il servizio clienti i primi giorni di settembre per chiedere spiegazioni sull'aumento della tariffa ma ricevo una risposta vaga e imprecisa. Verso metà settembre ricevetti una lettera (posta ordinaria) nel quale mi facevano una proposta di cambio condizioni contrattuali (lettera palesemente in ritardo visto che le mie fatture già avevano subito un aumento). La mia decisione allora è quella di effettuare un cambio operatore e quindi stipulo telefonicamente un contratto con Tiscali. L'iter di cambio viene reso effettivo il 05/10/2016 (nella prima fattura di Tiscali il periodo di riferimento parte dal 06/10/2016). Consapevole del fatto che sono tutelato dal codice delle comunicazioni elettroniche saldo l'ultima fattura del 21/11/2016 e penso di non avere nessun debito con Wind. Come mia consuetudine, revoco il mandato di addebito sul mio conto corrente. A metà gennaio 2017 ricevetti una comunicazione (ricevuta sempre con posta ordinaria) da parte di Wind che emise una fattura a mio carico di 91,88 euro da saldare entro il 16/01/2017. Nel dettaglio della fattura, Wind reclama il pagamento del servizio telefonico dal 11/10/2016 al 09/11/2016 (20.40 euro) e le spese di cessazione del servizio di (65,00 euro) contributo vendita apparato (0.82 euro) costi di spedizione (0,81 euro) e l'IVA (4,85 euro). Visto che le date non coincidono decido di ignorare la fattura pensando ad un errore. Il 09/02/2017 ricevo un ennesima lettera (sempre con posta ordinaria) che come oggetto presenta un avviso di mancato pagamento. A quel punto decido di fare una raccomandata A/R di richiesta di annullo della fattura a mio carico dove spiego le seguenti motivazioni: le date di fatturazione di Wind coincidono con la fatturazione già attiva di Tiscali ; l'Art 70 comma 4 del codice delle comunicazioni elettroniche mi tutela in caso di cambio operatore successivo a cambio delle condizioni contrattuali dell'operatore di provenienza. Nel frattempo continuo a ricevere telefonate da dei call center che mi contattano dalla Romania intimandomi, talvolta in maniera intimidatoria, di saldare la fattura in sospeso con Wind. Esasperato dalle telefonate oramai diventate giornaliere, contatto il servizio clienti 155, spiego la situazione all'operatore che mi suggerisce di ignorare o bloccare le telefonate dei call center poiché la mia pratica di contestazione è in fase di lavorazione. Oggi 13/09/2017 ho ricevuto una lettera (sempre inviata con posta ordinaria) dove uno studio legale di Roma per conto di Wind Tre S.p.A. chiede il pagamento della "somma di 103,09 euro risultante dal credito vantato da Wind Tre S.p.A. in base alle fatture elencate nell'estratto conto allegato". Nella lettera inoltre vengo intimato di saldare entro e non oltre 10 giorni dalla ricezione della lettera (con posta ordinaria non so come facciano a sapere quando effettivamente la ricevo) onde evitare che Wind intraprenda il recupero del credito tramite vie legali. A questo punto chiedo, cosa devo fare? Io non trovo giusto pagare questa fantomatica fattura e ho tutta la documentazione necessaria a dimostrare che la mia storia corrisponde alla realtà.
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