Andrea
02 Dicembre 2017
In data 23/08/17 ho ricevuto un sms dalla Wind che mi informava dell'aumento di 1,5€ della mia tariffa che sarebbe passata da 10,50€ a 12€, indicando anche la possibilità di recedere o passare ad altro operatore senza costi entro 30gg da quell'sms.
La mia tariffa era una All inclusive ricaricabile ed associato allo stesso numero avevo un telefono che stavo pagando a rate da 14€ al mese con addebito sul conto bancario.
Ho contattato il 155 per avere maggiori informazioni sulle modalità della richiesta per il passaggio ad altro operatore.
L'operatore mi disse che potevo passare ad un altro operatore continuando a pagare le rate del telefono fino alla scadenza dei 30 mesi contrattuali; quello che dovevo fare era solo mandare una raccomandata dove indicavo la volontà di cambiare operatore mantenendo la rateizzazione del telefono alle stesse modalità, senza dover pagare nessuna maxi rata, citando l'articolo 70 comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. (Cosa che ho fatto in data 30/08/17)
In seguito ad una risposta positiva da parte della Wind avrei poi potuto procedere alla richiesta di passaggio ad altro operatore.
In data 17/09/17 ricevo un altro sms che indicava che in riferimento alla mia richiesta di recesso la documentazione risultava incompleta.
Purtroppo noto questo sms solo qualche giorno dopo, il 20, e chiamo subito il 155. L'operatore mi riferisce che la richiesta era stata bloccata per la mancanza del documento d'identità e del codice fiscale.
Spiegai che il collega nella telefonata precedente non mi disse che erano richiesti anche questi documenti e cosa mi aveva detto che avrei dovuto fare; l'operatore mi disse che avrei dovuto effettuare subito il passaggio all'altro operatore, non era necessario aspettare una conferma, al contrario di quanto mi era stato detto dal primo operatore.
Ammise che il collega aveva sbagliato con quelle indicazioni e si scusò anche per non avermi comunicato prima della richiesta annullata; mi disse di procedere subito a richiedere la portabilità e rifare una raccomandata allegando anche documento d'identità e codice fiscale questa volta. Mi assicurò inoltre che anche se la scadenza dei 30 giorni era imminente (22/09/17), avrebbe fatto fede la data di richiesta e che comunque trattandosi di un problema creato da loro avrei avuto anche 10 o 15 giorni di proroga (non ricordo di preciso) per effettuare il passaggio senza dover pagare alcuna maxi rata.
Il giorno seguente, il 21/09/17, ho provveduto a richiedere la portabilità del numero presso un centro Tim e ho inviato la nuova raccomandata.
Fino ad oggi (01/11/17) pensavo fosse tutto risolto in quanto non ho ricevuto ulteriore comunicazione e ad ottobre mi era stata addebitata la rata del telefono come al solito.
Oggi però mi sono ritrovato sul conto un addebito di 365€, senza aver nemmeno ricevuto alcuna comunicazione preventiva.
Attualmente avevo pagato, oltre all'acconto di 149,90€, 16 rate da 14€, mancandomene quindi ancora 14 per un importo di 196€ in totale.
Ho contattato il supporto della Wind e mi è stato detto che il numero è passato effettivamente a Tim solo il 25/09/17, superando la scandenza indicata nel primo sms, nonostante mi fosse stato detto sia che comunque avrebbe fatto fede la data della richiesta, sia che avrei avuto una proroga di suddetta scadenza proprio perchè il problema era nato per loro errori.
L'operatore mi ha detto che non poteva fare nulla e che non sapeva nemmeno consigliarmi come poter contattare qualcuno per risolvere questa controversia.
Ora vorrei chiedervi cosa dovrei fare a questo punto: ci sono gli estremi per procedere legalmente contro la Wind? è proprio necessario dovere arrivare a tanto?
Quello che vorrei a questo punto sarebbe almeno il rimborso della parte eccedente le rate mancanti, dato che tornare alla vecchia modalità, con addebito sul conto delle rate mancanti, la vedo più difficile.
Vi ringrazio per l'attenzione e per il supporto che mi fornirete.
