Reclamo N° 302129

Giorgio
09 Luglio 2023
in data 4/12/22 chiedo alla Wind3, a mezzo pec, di disdire il contratto, indicando il numero sim, il numero di telefono ed il mio codice fiscale. Il giorno 20, in prossimità del nuovo addebito, mi rispondono di non aver accettato la richiesta perchè mancava in allegato la carta di identità e che, pertanto, avrebbero proseguito ad addebitare i costi. Premesso che avrebbero potuto semplicemente chiedere di fare un seguito con il documento, hanno preferito farmi reiterare la richiesta da capo, ovviamente si sono presi 30 giorni per trattare la pratica e quindi hanno tentato di fare un ulteriore addebito sul conto. Ovviamente avendo capito che questo loro modo di fare è solo un trucchetto per continuare a prendere soldi dai clienti, ho disattivato il rid bancario, comunicandolo preventivamente nella seconda pec. A tale seconda comunicazione non hanno mai risposto (nemmeno per rendermi noto il buon esito della pratica) quindi, passati 20 giorni, ho scritto una nuova pec dicendo che, in assenza di loro comunicazioni, ritenevo conclusa e accettata la mia richiesta. Dopo alcuni mesi mi sono visto recapitare a casa una lettera con una richiesta di versamento per un importo pari alla mensilità, più altre spese per la pratica. Ho risposto sempre a mezzo pec alla società di recupero crediti spiegando ed inoltrando tutte le pec comunicando che non avrei pagato nulla. Dopo qualche settimana mi chiama uno studio di un avvocato chiedendomi nuovamente di pagare l'importo. Trovo tale pratiche scorrette ed intimidatorie verso il cliente.
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