Reclamo N° 331742

Premesso che in data 29 Gennaio 2014 mi recai da un rivenditore autorizzato Wind di Varazze, per chiarimenti su un problema relativo ai pagamenti per l'utilizzo di un WebPocket-DOB1 il cui contratto fu stipulato da mia figlia alcuni anni fa. Il rivenditore autorizzato mi chiese il pagamento di € 86,92 per il saldo dei pagamenti arretrati senza motivarne gli importi, somma che pagai con la carta di credito. Nel contempo chiedevo l'annullamento di quel contratto poiché intestato a mia figlia e chiedevo l'apertura di uno nuovo a mio nome, mi veniva fornito un apparecchio WebPocket+4G utile solo per la ricezione del segnale internet, come indicato nel contratto, al costo mensile di € 9,99 + ulteriori € 0,99 per un servizio non richiesto e del quale non fui messo al corrente. Da notare che non mi fu consegnata alcuna copia dello stesso giustificando che sarebbe stato inviato via mail, mai ricevuta La copia cartacea mi fu consegnata solo nel mese di Aprile 2024 dopo insistente richiesta. Susseguentemente sul mio conto corrente bancario mi addebitatvano, in data 01/03/2024 € 11,45 e il 02/04/2024 € 24,94 per un totale di € 46,97 contro € 43,48 che avrebbero dovuto addebitarmi per i mesi di Febbraio/Aprile. Provvedevo al blocco del RID bancario e inoltravo richiesta di chiarimenti. Il riscontro ricevuto è privo di qualsiasi motivazione valida. Di conseguenza nel Maggio scorso inoltravo, via PEC, la richiesta di disattivazione e cancellazione del contratto. Il riscontro contiene motivazioni poco chiare che non accetto, addicendo che il contratto non è annullabile. Tutto quanto sopra premesso ora temo che la Wind, pur non potendo addebitarmi ulteriori costi tramite il RID bancario poiché bloccato, questi continueranno ad addebitarmi importi per i quali, in futuro, ne esigeranno il pagamento. Chiedo cortesemente il Vostro intervento per la soluzione bonaria del problema su esposto. Mi è gradita l'occasione per porgere distinti saluti. Amedeo Solazzo Associato n. 31493