Oltre all’acqua e alle bevande analcoliche che hanno la funzione di dissetarci, ce ne sono alcune che sono in grado di aiutarci in situazioni di “disagio”. Si tratta delle “sport drink” e delle “energy drink.
Sport drink
Sono bevande il cui scopo principale è quello di fornire al nostro corpo elementi minerali che si perdono nel corso di attività fisiche molto intense è in particolare quelle sportive.
Si tratta quindi di soluzioni di sali di sodio, potassio e magnesio in concentrazioni il più possibile simili a quelle del nostro sangue. Bevendole non si fa quindi altro che “rimpiazzare” i minerali che si perdono con il sudore e le urine.
Per rendere gli “sport drink” più piacevoli da bere spesso vengono aggiunti anche modeste quantità di zuccheri (circa 4 %), edulcoranti, aromatizzanti e altri additivi.
Per le persone che conducono una vita sedentaria, bere queste bevande non comporta particolari effetti benefici.
Ne esistono molte marche e i prezzi sono variabili. Il costo medio è sotto i due euro.
Energy drink
Il segreto di queste bevande è la presenza di caffeina. Come è noto, si tratta di una alcaloide naturale presente nel caffè, nel guaranà, nel the e nel cioccolato. E’ uno stimolante del sistema nervoso centrale e contribuisce a combattere la sonnolenza e a mantenere desta l’attenzione.
La quantità di caffeina presente in una lattina da 250 ml si aggira intorno agli 80 mg che grosso modo è la stessa contenuta in una tazzina di caffè espresso.
Le bevande energetiche contengono però anche zuccheri in quantità non indifferenti (circa il 10 %) e altre sostanze come le vitamine del complesso B. Interessante è la presenza in alcune della taurina. Si tratta di un aminoacido che naturalmente si trova nelle proteine di origine animale e in quantità minore nei legumi; il nostro organismo può anche produrlo in modo autonomo.
Le informazioni scientifiche non sono complete, ma sembra che sia in grado di stimolare l’efficienza cardiaca e di essere di supporto in funzioni organiche correlate. Per la sua funzione antiossidanti sembra proteggere da alcune malattie metaboliche e contrastare l’invecchiamento. Gli effetti collaterali non sono ben conosciuti anche se si pensa che possa favorire l’ipertensione e malattie gastriche. Insomma si tratta di una sostanza da assumere con attenzione e moderazione.
Come si può facilmente intuire queste bevande sono state pensate per stimolare il cervello delle persone sottoposte a un grande sforzo psico-fisico (stress) e non certo per essere consumate regolarmente o come una bibita rinfrescante.
Purtroppo però non esiste una adeguata informazione sulla necessità di un uso moderato di queste bevande. Si tratta di un problema serio soprattutto tra i giovani che spesso non si rendono conto della differenza tra una aranciata e una bevanda energetica.
Probabilmente ciò dipende anche dagli incessanti messaggi pubblicitari che fanno apparire queste bevande come degli innocui toccasana in grado di renderci felici e vitali. Non bisogna poi sottovalutare gli abusi che alle volte sono fatti sia eccedendo nei consumi, sia associandole alle bevande alcoliche.
Il costo medio degli “energy drink” è piuttosto elevato e sfiora i cinque euro
Conclusioni
Gli “sport drink” e gli “energy drink” possono essere utili quando veniamo a trovarci in condizioni fisiche particolari. Non bisogna però considerarli come normali bevande dissetanti; un eccesso di consumi potrebbe comportare degli effetti collaterali che, a lungo andare, possono nuocere alla nostra salute.
E’ comunque opportuno sottolineare che una valutazione dei rischi e dei benefici che si possono ottenere a seguito di un uso sistematico di queste bevande, non depone a loro favore.
In collaborazione con Stefania De Carli.