La Cassazione ha confermato la condanna a un ristoratore che aveva fissato le chele e conservato al freddo i crostacei vivi (astici, aragoste), prima di cucinarli. On questo modo il benessere degli animali è compromesso. Bisognerebbe invece conservarli in vasche a temperature compatibili con la fisiologia dei crostacei e lasciare le chele libere. E’ prevedibile che i pochi ristoranti in cui si cucinano crostacei vivi si adegueranno; i clienti se ne accorgeranno quando verrà presentato il conto. Forse la soluzione migliore è quella di utilizzare astici e aragoste surgelate. Nessuno saprà mai se nella fase di congelamento il benessere degli animali è stato rispettato e tutti vivranno felici e contenti.
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Bloccare le chele e mantenere al freddo i crostacei non si può.
29 giugno 2017
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