I prezzi di frutta e verdura non dipendono solo dalla qualità o dal fatto che stiamo comprando prodotti di stagione o di importazione, anche il clima influenza moltissimo i prezzi.
Molto spesso nel periodo primaverile si verificano eventi climatici avversi con repentini abbassamenti della temperatura, forti piogge, grandinate e addirittura neve nelle zone montane.
Questo avviene quando le piante, coltivate in pieno campo, cominciano a crescere ed anche mettere i primi fiori.
Cosa subisce i danni maggiori
Le conseguenze possono essere serie, perché i raccolti futuri, in particolare della frutta e della verdura, possono essere compromessi, soprattutto quelli che hanno una maturazione fisiologica alla fine della primavera e nei periodi estivi, come pesche, susine, zucchine e pomodori.
I danni sono meno importanti per la verdura e la frutta che sono già arrivati a maturazione, come i broccoli, i carciofi, le fave e gli agrumi, che possono essere danneggiati in modo più o meno rilevante soltanto se colpiti da grandinate molto intense.
Le coltivazioni meno danneggiate
Non subiscono danni i tuberi che si sviluppano sotto terra e anche la frutta raccolta in autunno (mele e pere in particolare) che sono conservati in strutture idonee e immesse nel mercato gradualmente, anche a diversi mesi dal raccolto.
Non vanno incontro a danni rilevanti anche i vegetali coltivati in strutture come le serre e le colture idroponiche, che li proteggono sia da pesanti sbalzi termici, sia dalla grandine o la neve.
Proprio dalle serre otteniamo la frutta e la verdura non stagionale (pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, ecc.).
Frutta e verdura d’importazione
Purtroppo, la produzione nazionale in condizioni ambientali assistite nelle serre non è sufficiente a coprire le richieste dei consumatori.
Per sopperire a queste carenze si ricorre spesso all’importazione di grandi quantità di verdura e frutta da Paesi che hanno condizioni climatiche favorevoli e dove quindi le piante danno i loro frutti in pieno campo anche in questo periodo.
È il caso del Nord Africa, ma anche di altri Paesi africani, di alcuni Paesi asiatici e anche dell’America Latina.
Proprio grazie a questo, i cittadini dispongono costantemente degli alimenti che desiderano acquistare ed hanno anche una ampia possibilità di scelta.
Dobbiamo aspettarci un aumento dei prezzi
Gli eventi climatici avversi, come quelli avvenuti seconda metà del mese di aprile del 2024, possono aver condizionato e danneggiato le piante che daranno i propri frutti nei prossimi mesi.
Possiamo aspettarci, quindi, un legittimo aumento futuro dei prezzi di quelli coltivati in pieno campo in Italia.
Gli stessi aumenti non dovrebbero riguardare i prodotti che verranno importati da Paesi in cui non si sono verificati fenomeni meteorologici avversi, ma, inevitabilmente, vedremo un aumento generalizzato.
Quando i prezzi non sono giustificati
La giustificazione dell’aumento dei prezzi della frutta e della verdura, strettamente correlato alla repentina e transitoria comparsa di condizioni climatiche avverse, non sembra del tutto valida soprattutto per i prodotti già raccolti e presenti nei magazzini, per quelli coltivati in serra e per quelli di importazione.
Potrebbe essere invece giustificato un aumento dei prezzi, successivo di qualche settimana o mesi, per i prodotti stagionali, coltivati in pieno campo.
Questi ultimi maturano in modo contemporaneo, saturando momentaneamente le richieste dei consumatori, per cui una parte può rimanere invenduta e sprecata.
Sarebbe bene, quindi, approfittare della disponibilità della frutta e la verdura di stagione prodotta in Italia, limitando l’acquisto delle primizie, che non di rado sono di importazione.
Cosa si produce ogni mese in Italia
Questi sono i tipi di frutta e verdura di stagione prodotta in Italia ogni mese dell’anno.
L’elenco ha un carattere informativo e può contenere delle imprecisioni causate da nuove tecniche di coltivazione e anche nuove varietà vegetali che possono giungere a maturazioni in periodi diversi da quelli consueti.
Inoltre, alcuni alimenti come le pere, le mele, le patate, le cipolle, una volta raccolti vengono conservati e sono disponibili tutto l’anno. La cicoria e molte insalate sono prodotte in tutte le stagioni.
- Gennaio
Frutta: arance, mandarini, kiwi, pere, mele
Verdura: cavoli, radicchio, carciofi, cavolfiori, spinaci, finocchi
- Febbraio
Frutta: arance, mandarini, kiwi, pere, mele
Verdura: cavoli, radicchio, carciofi, cavolfiori, spinaci, finocchi, cime di rapa
- Marzo
Frutta: fragole, agrumi, kiwi
Verdura: carciofi, piselli, spinaci, cime di rapa, lattuga, fave, barbabietole, carote
- Aprile
Frutta: fragole, agrumi, kiwi, ciliegie
Verdura: carciofi, piselli, spinaci, lattuga, fave, carote, asparagi, ravanelli
- Maggio
Frutta: fragole, nespole, ciliegie, albicocche
Verdura: asparagi, carciofi, piselli, spinaci, lattuga, zucchine, ravanelli
- Giugno
Frutta: Fragole, albicocche, ciliegie, pesche,
Verdura: pomodori, zucchine, fagiolini, melanzane, peperoni
- Luglio
Frutta: albicocche, ciliegie, pesche, fichi, meloni, angurie, susine
Verdura: pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, fagiolini
- Agosto
Frutta: albicocche, pesche, angurie, meloni, fichi, uva, susine
Verdure: peperoni, zucchine, fagiolini, melanzane, pomodori.
- Settembre
Frutta: uva, fichi, angurie, susine
Verdura: melanzane, peperoni, zucche, fagiolini
- Ottobre
Frutta: pere, mele, fichi, melograni, uva
Verdura: zucche, carote, porri, cavoli, verze, radicchio
- Novembre
Frutta: mele, castagne, noci, mandarini
Verdura: cavoli, broccoli, porri, radicchio
- Dicembre
Frutta: arance, mandarini, kiwi, mele.
Verdure: verze, broccoli, carote, porri, radicchio.
Questo articolo è stato realizzato nell’ambito del progetto RiGenerAzioni (finanziato dal MIMIT, D.M. 6/5/2022 art.5).
Ti interessano i temi dell’economia circolare e del consumo sostenibile? Segui le attività del progetto qui