Ognuno di noi nel fare la spesa o semplicemente osservando la merce esposta in vendita, può notare delle irregolarità di vario genere. Pesce maleodorante venduto per freschissimo, frutta esotica spacciata per italiana, carne macinata con colorazioni anomale, vini apparentemente di grande qualità, ma che in realtà sono comuni, olio extravergine di oliva definito come italiano ma di origine di altri Paese comunitari o extracomunitari, formaggi ammuffiti garantiti per freschi, alimenti dichiarati “biologici” che però sono ottenuti da coltivazioni o allevamenti convenzionali.
Molto spesso la responsabilità di queste frodi ricade sul venditore che con accattivanti cartelli “accessori” magnifica inesistenti proprietà e vantaggi della merce esposta.
Alle volte ci accorgiamo delle frodi non appena arriviamo a casa e magari troviamo le farfalline nella pasta, la data di scadenza originale abilmente ricoperta con una nuova data, la mozzarella che come per incanto assume una colorazione rossa o celeste e cosi via.
Parliamo di frodi alimentari che nella stragrande maggioranza dei casi non causano danni alla salute, ma soltanto al nostro portafoglio perché finiamo con il pagare prezzi alti per prodotti di scarsa qualità.
Le frodi alimentari hanno importanti risvolti sulla nostra economia perché, ad esempio, acquistare agrumi spagnoli spacciati per italiani, danneggia pesantemente i nostri produttori che non riescono a vendere a causa della concorrenza sleale.
In alcuni casi, fortunatamente poco frequenti, si verificano delle alterazioni dovute a contaminazioni microbiche e/o chimiche che possono creare danni anche gravi alla nostra salute. Non sono infrequenti reazioni allergiche e/o intolleranze dopo aver consumato alimenti di cui non conosciamo la composizione. Ma possiamo anche sentirci male dopo aver mangiato in un ristorante che ci ha somministrato alimenti contaminati.
Sia nel caso delle frodi alimentari, sia quando ci troviamo di fronte a un alimento pericoloso per la nostra salute, spesso ci sentiamo indifesi e non sappiamo come comportarci.
Eppure abbiamo in mano importanti armi di difesa di cui però non conosciamo l’esistenza e la possibilità di utilizzarle.
Come difenderci.
Nei casi più semplici (prezzo sbagliato, singolo prodotto difettoso, mancato controllo della scadenza al momento dell’acquisto, ecc.) può essere utile cercare una soluzione bonaria con il rivenditore che potrà rimborsare il prodotto o sostituirlo.
Quando sospettiamo una frode di una certa importanza (frutta o verdura d’importazione spacciata per italiana, prodotti convenzionali venduti per biologici, alimenti normali venduti per tipici come DOP o IGP, olio di oliva normale venduto per extravergine, ecc.) allora conviene rivolgerci agli Organi di Controllo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali facendo una segnalazione anche anonima. Queste strutture dispongono di personale altamente specializzato che effettua ispezioni accurate ed è in grado di fare delle analisi di laboratorio che consentono di scovare frodi anche molto sofisticate.
Nei casi in cui subiamo un danno fisico come ad esempio una reazione allergica o una tossinfezione alimentare, dobbiamo ricorrere immediatamente alle cure mediche e farci rilasciare un certificato con la diagnosi della malattia. A questo punto bisogna segnalare quanto avvenuto ai Servizi di Prevenzione della ASL competente territorialmente che interverranno prontamente . Se ci si rivolge a un Pronto Soccorso ci penseranno gli stessi sanitari a fare la segnalazione.
Anche in questo caso esistono strutture e personale specializzati in grado di risolvere i problemi ed eventualmente applicare le sanzioni previste.
Suggerimenti.
Gli sportelli dell’UNC sono a disposizione per fornire informazioni più dettagliate (www.consumatori.it). Ricordiamo comunque che il nostro sistema di controllo è molto efficiente e magari conviene tenere a portata di mano sia i moduli allegati a quest’articolo, sia i recapiti telefonici dei Servizi di Prevenzione della Asl. Si ricorda infine che in casi di segnalazioni molto urgenti ci si può rivolgere alla più vicina Stazione dei Carabinieri che possono allertare tempestivamente i Carabinieri NAS o quelli dell’”Agricoltura”.