La pandemia da Covid-19 ha provocato milioni di morti in tutto il mondo ed ha anche modificato le nostre abitudini e i nostri comportamenti.
Le misure precauzionali adottate hanno avuto un impatto molto positivo nel contrastare anche altre malattie come influenza e tossinfezioni alimentari.
Quando la malattia nel 2020 è comparsa in tutta la sua drammaticità, le uniche armi che avevamo a disposizione erano quelle di mettere in atto delle elementari misure igieniche.
L’importanza delle precauzioni contro il Covid-19.
In particolare limitare al massimo i contatti fra le persone, evitare la dispersione nell’ambiente gli aerosol emessi con la respirazione e quindi indossare costantemente le mascherine, igienizzare per quanto possibile ambienti, oggetti e anche le nostre mani.
Nonostante tutte le precauzioni, la malattia è dilagata; fortunatamente sono stati sviluppati dei vaccini che si sono dimostrati molto efficaci nel prevenire la malattia e, almeno nel nostro Paese, si spera di riuscire a tornare alla normalità in tempi relativamente brevi.
L’andamento di influenza e tossinfezioni alimentari.
Come dicevamo, le misure precauzionali prese contro il Covid-19 hanno avuto un impatto molto positivo anche contro l’influenza e le tossinfezioni alimentari.
In Italia negli anni passati l’influenza colpiva in media dal 4 al 9% della popolazione e provocando migliaia di morti. Ciò è dipeso sicuramente dalla virulenza della malattia, dalla non eccessiva copertura vaccinale, ma anche da una certa superficialità nel considerare l’influenza una malattia “benigna” e facilmente curabile.
Nel 2020 nel nostro Paese c’è stato un fortissimo decremento della malattia che in media ha colpito soltanto una media di 1,4 persone ogni mille. Quasi sicuramente questo risultato è correlato alla adozione delle misure di sicurezza imposte per prevenire il Covid-19 che, come l’influenza, si trasmette per via aerea attraverso gli aerosol infetti emessi con gli starnuti delle persone ammalate. Mascherine, disinfezioni, diradamento sociale oltre ovviamente alla vaccinazione antinfluenzale hanno quindi consentito una quasi totale scomparsa della malattia.
Le tossinfezioni alimentari sono malattie trasmesse da alimenti contaminati con microrganismi di vario tipo (virus dell’epatite, norovirus, salmonelle, campilobacter, ecc.) oppure da tossine prodotte dai microrganismi (es. tossina butulinica). Da indagini condotte negli Stati Uniti dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Infettive, . risulta che nel 2020 c’è stato un decremento delle tossinfezioni alimentari del 26 % rispetto agli anni precedenti. Le cause di questo decremento sono state collegate alle misure intraprese per prevenire il Covid-19 e in particolare alla maggiore cura dell’igiene personale con il lavaggio frequente delle mani, ma anche alla riduzione dei viaggi internazionali e alla chiusura dei ristoranti. In ogni caso nel 2020 sono state diagnosticate 18.462 tossinfezioni con 4.788 ospedalizzazioni e 118 morti.
Conclusioni
Tali informazioni meritano una riflessione. Le persone sono rimaste chiuse in casa e la riduzione dei casi si può attribuire in gran parte al mancato consumo del cibo fuori casi. Questo dato fa sorgere il sospetto che nell’interno delle mura domestiche non ci sia poi tanta attenzione al rispetto delle norme igieniche. Non conservare adeguatamente il cibo, non lavare con la dovuta attenzione le stoviglie, curare poco l’igiene della casa, il mancato controllo della data di scadenza degli alimenti, possono essere causa di infezioni più o meno importanti. Insomma si ha l’impressione che nella propria abitazione ci si senta protetti e che il mancato rispetto delle più elementari norme igieniche non comporti particolari rischi.
Il Covid-19 ci ha impartito una importante lezione di medicina preventiva. Abbiamo imparato che i vaccini sono armi straordinarie ma che, soprattutto, fare attenzione all’igiene personale e degli ambienti in cui viviamo ci aiuta a difenderci da insidiose malattie infettive che, anche se non molto gravi, ci complicano e non poco, la vita.