Nel variegato panorama di possibilità di dimagrire, il digiuno per contrastare gli eccessi di peso trova numerosi seguaci. Ma cosa dobbiamo sapere? Scopriamolo insieme.
Sovrappeso e obesità
Il sovrappeso è l’obesità sono problemi molto importanti che affliggono milioni di persone in tutto il mondo. In Italia l’eccesso ponderale riguarda circa il 45% della popolazione: il 35% circa è in sovrappeso e circa il 10 % è obeso. Queste persone sono maggiormente esposte al rischio di malattie metaboliche come il diabete, disturbi cardiovascolari e anche tumori.
Alla base degli incrementi ponderali ci sono i consumi alimentari eccessivi soprattutto di alimenti ricchi di grassi e carboidrati e che riguardano anche i ceti sociali più poveri, per il frequente ricorso al consumo di prodotti da forno e zuccheri semplici che hanno un costo piuttosto contenuto, di ottime caratteristiche organolettiche e, purtroppo, un elevato potere calorico.
La riduzione del peso
La riduzione del peso non è una cosa semplice e per ottenerla ci sono a disposizione centinaia di “proposte” dietetiche, di farmaci, integratori che in moltissimi casi nascondono interessi commerciali di aziende interessate a vendere i loro prodotti, case editrici e anche “professionisti” desiderosi di aiutare i cittadini grassi a migliorare il loro stato dietro adeguato compenso, ma che non sempre danno i risultati sperati.
In questo variegato panorama di possibilità di dimagrire, è inserita anche la pratica del digiuno che trova numerosi seguaci.
La valutazione del TaSin sul digiuno
Il Ministero della Salute ha voluto approfondire le conoscenze in materia e ha chiesto al TaSiN (Tavolo Tecnico per la Sicurezza Nutrizionale) di valutare la documentazione scientifica disponibile e di esprimere un parere in merito alla sicurezza e l’efficacia del digiuno come pratica per ridurre il peso.
Il TaSiN, avvalendosi del contributo delle Società Scientifiche italiane di Alimentazione e Nutrizione Umana, ha prodotto un importante documento che di recente è stato pubblicato dal Ministero della Salute. Si ritiene utile evidenziare alcuni punti riportati nel documento.
I “tipi” di digiuno
Il digiuno può essere “intermittente” quando si alternano periodi in cui ci si astiene completamente dal mangiare, ad altri periodi in cui ci si alimenta “ad libitum”. Esiste poi il digiuno “modificato” che consiste nell’assumere periodicamente soltanto il 20 %– 30% dei fabbisogni nutrizionali.
Come considerazione preliminare si raccomanda di evitare i comportamenti fai da te, ma di farsi seguire da esperti che potranno consigliare al meglio cosa fare.
Il digiuno è in grado di attivare dei meccanismi biologici che, oltre a ridurre la massa di grasso, consentono di prevenire le malattie metaboliche di cui abbiamo accennato. I meccanismi sinora conosciuti sono descritti in modo molto accurato; si tratta però di descrizioni molto tecniche difficili da sintetizzare in questa nota riassuntiva; chi volesse approfondire le informazioni è invitato a prendere visione del documento completo di cui si è accennato.
Restrizioni caloriche, digiuno e dieta mediterranea
Gli esperti del TaSiN hanno considerato anche gli effetti collaterali del digiuno ed hanno rilevato che si possono indurre delle modifiche dei ritmi circadiani, provocare delle alterazioni del “microbioma” intestinale e anche modificare lo stato di salute generale delle persone. Tuttavia i risultati delle varie sperimentazioni pubblicati sulla letteratura scientifica non sono sufficienti per una corretta valutazione dei benefici e dei rischi che si possono ottenere praticando il digiuno.
Nel documento sono anche riportati i risultati di studi statistici ottenuti mettendo a confronto gruppi di persone che hanno seguito una dieta con restrizione calorica e altri che invece si sono sottoposti a digiuno. Tali studi hanno dimostrato che non esistono differenze significative tra i due differenti “approcci” dietetici.
Interessanti sono anche i riferimenti che nel documento vengono fatti alla dieta mediterranea e a un adeguato stile di vita ad essa correlata. Gli esperti ritengono infatti che resti il migliore regime alimentare in quanto i diversi nutrienti sono distribuiti in misura equilibrata e tale da soddisfare le esigenze nutrizionali.
Qualche considerazione finale
Gli eccessi ponderali che affliggono buona parte della popolazione sono la conseguenza di una notevole abbondanza di alimenti a basso costo e in particolare di quelli ad elevato contenuto calorico e anche della “spinta” del mondo produttivo alimentare a consumi sempre maggiori.
Contemporaneamente aumentati in modo i professionisti (medici e biologi in particolare) che offrono assistenza alle persone con problemi di peso.
L’industria degli “integratori” sforna preparati “miracolosi” a ritmo impressionante e non si possono ignorare i tanti libri, scritti da esperti più o meno autorevoli, che ci propongono diete di ogni genere.
In questo mondo hanno trovato posto ciarlatani di ogni tipo che spesso riescono a convincere i cittadini a seguire comportamenti alimentari sbagliati e, soprattutto, molto pericolosi.
Il documento sul digiuno intermittente pubblicato dal Ministero della Salute è molto utile, ma rischia di non avere il risalto che merita in quanto parla in modo scientificamente corretto ed equilibrato senza prospettare catastrofi o, al contrario, miracolosi risultati.
Forse sarebbe il caso che i cittadini fossero informati che i portali delle strutture pubbliche riportano regolarmente informazioni estremamente utili per il loro benessere e salute e che la loro consultazione può aiutarci in modo concreto.