Discount e crisi vanno a braccetto?
In tempo di crisi sono cambiate le abitudini di acquisto dei consumatori, sempre più costretti a spendere di meno. Anche il budget per la spesa alimentare si è ridotto drasticamente e sono diventati protagonisti i discount, che rafforzano notevolmente la loro quota di mercato. Le ultime statistiche di settore confermano che sempre più consumatori (circa il 70%) affollano i discount alla ricerca di offerte e promozioni per una spesa low-cost, a discapito di altri supermercati e ancor più dei piccoli negozi al dettaglio, che purtroppo sono i più colpiti dall’attuale regressione economica.
Discount, strategia delle vendite
La strategia commerciale del discount è molto semplice: vendere prodotti a costi inferiori rispetto a quelli analoghi commercializzati in altre tipologie di punti vendita. L’obiettivo è raggiunto attraverso precise scelte gestionali e di marketing finalizzate all’abbattimento dei costi, come ad esempio: vendita di prodotti di marche non conosciute, minore assortimento dei prodotti, superfici dei locali non troppo ampie, riduzione delle spese destinate all’allestimento dei locali e al personale.
Discount, prezzi e qualità
Al momento dell’acquisto il proposito comune è quello di “fare l’affare” a pari qualità e ad un costo più contenuto. Ciò che desta maggiore preoccupazione ai consumatori è il primo aspetto, quello legato alla qualità degli alimenti perché sottintende garanzia, sicurezza e salute.
Certamente il risparmio è evidente, mentre non è detto che la merce acquistata sia di scarsa qualità; questi due aspetti non viaggiano in parallelo anche perché parte degli alimenti in vendita sono prodotti da grandi aziende, ma commercializzati con marchi e imballaggi differenti.
Inoltre il costo dei prodotti dipende da numerosi aspetti, ad esempio: la qualità degli ingredienti, i costi di produzione, di commercializzazione e di distribuzione, gli spot pubblicitari, la collocazione all’interno del locale, ecc..
Consigli
Al discount, per una spesa intelligente e vantaggiosa è bene seguire, oltre al proprio buon senso, alcuni nostri consigli:
– leggere attentamente le etichette degli alimenti che devono essere complete e conformi alla normativa vigente;
– verificare che le informazioni riportate in etichetta siano in lingua italiana e soprattutto la presenza dell’elenco degli ingredienti e anche del luogo di produzione;
– controllare la data di scadenza dei prodotti, in particolar modo quelli in offerta;
– nei reparti “carni” e “prodotti freschi” (pasta fresca, salumi, affettati, formaggi, latticini, yogurt) verificare la data di confezionamento e la data di scadenza, in modo tale da scegliere quelli più freschi;
– per i prodotti freschi confezionati con pellicola trasparente, controllare visivamente l’assenza di eventuali fenomeni di deterioramento;
– verificare l’integrità della confezione.
Per saperne di più, clicca sul link:
http://www.consumatori.it/alimentazione/alimentazione-etichette/abc-etichette
(Martina Bernardi)