Il Regolamento 1169/2011 definisce le modalità con cui debbono essere “etichettati” gli alimenti. Sono però rimaste fuori le bevande alcoliche con un contenuto di alcol superiore al 1,2 % , quindi per il vino, la birra, gli aperitivi alcolici, i superalcolici, ecc. non è previsto di indicare gli ingredienti e il valore nutrizionale. Si tratta di una situazione transitoria che deve essere “armonizzata” con gli altri alimenti; infatti “consideranda” del Regolamento al punto 40 si dice:
“Viste le specificità delle bevande alcoliche, risulta opportuno invitare la Commissione ad analizzare ulteriormente i requisiti riguardanti le informazioni per tali prodotti. Pertanto la Commissione, tenendo in considerazione l’esigenza di provvedere alla coerenza con le altre politiche pertinenti dell’Unione, entro tre anni dall’entrata in vigore del presente regolamento, stila una relazione concernente l’applicazione del requisito riguardante le informazioni da fornire sugli ingredienti e le qualità nutrizionali delle bevande alcoliche. Inoltre, tenendo in considerazione la risoluzione del Parlamento europeo, del 5 settembre 2007, su una strategia comunitaria volta ad affiancare gli Stati membri nei loro sforzi per ridurre i danni derivanti dal consumo di alco, il parere del Comitato economico e sociale europeo, il lavoro della Commissione e i timori che nutre il grande pubblico in relazione ai danni provocati dall’alcol in particolare tra i giovani e i soggetti vulnerabili, la Commissione, previa consultazione delle parti interessate e di concerto con gli Stati membri, stabilisce una definizione per le bevande quali gli «alcopops» che sono specificamente rivolte a un pubblico giovanile. La Commissione dovrebbe inoltre proporre, se del caso, requisiti specifici riguardanti le bevande alcoliche nel contesto del presente regolamento.” La “Commissione” rispettando i tempi previsti dal Regolamento, il 13 marzo del 2017 ha predisposto una relazione in merito all’etichettatura obbligatoria e dei valori nutrizionali delle bevande alcoliche che è anche stata sottoposta all’attenzione del Parlamento Europeo (Leggi il rapporto sull’etichettatura obbligatoria) La relazione fa una analisi della situazione e comprende i risultati di indagini conoscitive condotte su campioni di cittadini, presso organizzazioni governative e non, e anche presso i produttori. Risulta che la maggioranza dei consumatori desidera informazioni complete sul valore nutrizionale e degli ingredienti delle bevande alcoliche, mentre i produttori sono meno favorevoli. Le organizzazioni governative hanno posizioni intermedie. La Commissione ha anche preso in considerazione le iniziative sia dei Governi nazionali, sia dei produttori per informare i cittadini sulle caratteristiche delle bevande alcoliche. Ne è uscito un quadro piuttosto complesso e la Commissione ha ritenuto opportuno chiedere alle organizzazioni dei produttori di proporre una “etichetta” concordata tra le stesse organizzazioni e ha dato loro un anno di tempo. Nel caso in cui non dovesse esserci un accordo, la Commissione deciderà in modo autonomo. In Italia ci sono state delle reazioni diverse e, in generale, i produttori di bevande alcoliche (soprattutto di vino) non sembra che siano particolarmente interessati all’introduzione di nuove norme. Un anno è quasi passato e probabilmente solo nel prossimo marzo sapremo se i produttori avranno trovato un accordo e sapremo finalmente se nelle etichette delle bevande alcoliche saranno indicati il valore nutrizionale e gli ingredienti. Una volta risolto il problema di una informazione nutrizionale corretta, probabilmente resterà il problema della “tossicità” dell’alcol (pericoli per chi guida, possibili danni al feto durante la gravidanza, tossicità epatica, ecc.). Non sembra che gli “effetti collaterali” rientrino dell’etichetta delle bevande alcoliche, come nel caso di alcune birre, si tratta di indicazioni precauzionali volontarie prese dai produttori. Insomma con ogni probabilità sapremo quante calorie ci sono in un bicchiere di vino o di aperitivo e quali sono gli ingredienti. Per sapere quanto e quando possiamo bere per evitare danni alla salute dovremo essere informati in modo indipendente dal Regolamento 1169/2011.- Homepage
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L’etichetta delle bevande alcoliche
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