Frutta di stagione: focus sull’uva da tavola
Le produzioni agricole hanno un andamento stagionale e così in ogni periodo dell’anno abbiamo diversi tipi di frutta e di verdura. Le moderne tecniche di coltivazione (soprattutto le serre) hanno permesso di dilatare in modo significativo i periodi di maturazione delle diverse specie. Inoltre la globalizzazione ha favorito gli scambi commerciali. Proprio grazie a questi fenomeni è possibile reperire in ogni periodo dell’anno qualsiasi tipo di frutta o di verdura. Ovviamente i costi per i prodotti “fuori stagione” sono più elevati in quanto bisogna pagare le spese per le coltivazioni in serra o per le importazioni.
Una buona strategia di un consumatore attento dovrebbe essere quella di acquistare prodotti di stagione provenienti da aree geografiche il più possibile vicine alla propria zona di residenza o comunque italiane. Nel periodo estivo/autunnale esistono numerosi prodotti della terra di origine nazionale che sono facilmente reperibili ed a costi contenuti. Tra questi l’uva da tavola è forse il frutto più rappresentativo.
In Italia esistono una decina di varietà di uva da tavola, con o senza semi, bianche o nere e che maturano da luglio fino ad ottobre inoltrato. Con adeguate tecniche di produzione e di conservazione, la “stagionalità” dell’uva da tavola può essere protratta fino a dicembre.
Le regioni dove vengono prodotte le maggiori quantità di uva sono la Puglia e la Sicilia.
L’uva è un alimento che ha la seguente composizione:
Acqua 80,0 %
Carboidrati (fruttosio e glucosio) 15,6 %
Proteine 0,5 %
Grassi 0,1 %
Fibra 1,5 %
100 grammi di uva contengono inoltre 1 mg di sodio, 192 mg di potassio, 27 mg di calcio, 4 mg di fosforo, 0,4 mg di ferro, 0,27 mg di rame, una discreta quantità di vitamina C e soprattutto da 1 a 10 mg di antiossidanti (polifenoli e flavonoidi). Il contenuto calorico è di circa 60 kcal per 100 grammi. Si tratta quindi di un ottimo alimento per il suo contenuto in zuccheri naturali che può essere consumato anche in macedonie oppure come ingrediente di altri piatti (dolci, arrosti di carne, ecc.). E’ molto importante sottolineare la bassa presenza di sodio e l’elevato contenuto di potassio, oltre al buon livello di antiossidanti che ne esaltano i valori nutrizionali.
Il suo elevato contenuto in zucchero ne sconsiglia l’uso ai diabetici. Ma per tutte le altre persone può portare notevoli benefici per le proprietà antinfiammatorie, vasoprotettrici e diuretiche. Può essere utile per contrastare le dispepsie (disturbi gastrici da cattiva digesione), i calcoli biliari ed epatici e può essere un buon “depurativo” proprio per la presenza di antiossidanti.
Si tratta inoltre di un alimento fondamentale per la dieta mediterranea che, però, deve essere consumato con moderazione a causa del suo potere calorico. Si ritiene che una quantità di 150 grammi al giorno per una persona adulta sia ottimale. Viene però sconsigliato come alimento ai bambini sotto 1 anno di età. E’ sconsigliabile anche l’ampeloterapia ovvero la dieta che, dopo un breve periodo di adattamento, prevede il consumo di sola uva. Chi volesse comunque farla, dovrebbe chiedere prima un consiglio al medico.
Nell’acquisto dell’uva, oltre che controllare i prezzi e verificarne l’origine geografica, è opportuno verificare la presenza della “polverina” sugli acini che ne dimostra la freschezza e il colore del raspo che non deve essere scuro ed appassito. Inoltre, il colore dell’’uva bianca dovrebbe tendere al giallognolo e l’uva nera essere di un colore intenso.
L’uva dovrebbe essere lavata soltanto prima del suo consumo e la conservazione dovrebbe avvenire in frigorifero nell’interno di scatole forate. Prima di provvedere alla conservazione è inoltre opportuno eliminare gli eventuali acini guasti.
In conclusione, l’uva da tavola è un ottimo alimento, costituente fondamentale della dieta mediterranea e di cui bisogna approfittare soprattutto nei periodi di maggiore produzione.