- informarsi sulle regole vigenti per la raccolta dei funghi e rispettarle;
- acquisire delle informazioni sulle caratteristiche morfologiche dei funghi commestibili e di quelli velenosi;
- limitarsi alla raccolta dei soli funghi di cui si è certi della loro sicurezza;
- rivolgersi alle strutture in grado di stabilire se un fungo è commestibile o meno;
- rivolgersi all’assistenza medica nei casi di disturbi alimentari correlabili al consumo di funghi.
Funghi Velenosi
La crescita dei funghi avviene prevalentemente nel periodo autunnale quando si creano le condizioni favorevoli al loro sviluppo grazie alla forte umidità conseguente alle piogge tipiche del periodo ed una temperatura mite.
Di funghi ne esistono numerose specie che crescono in vari ambienti e che hanno caratteristiche morfologiche, organolettiche e di sicurezza molto diverse tra loro; di fatto alcuni sono commestibili e molti altri sono molto pericolosi perché contengono dei potenti veleni naturali.
Per evitare danni ambientali ed anche prevenire il consumo di funghi velenosi sono state emanate delle regole generali per la loro raccolata che valgono per tutto il nostro Paese. Le modalità di applicazione di queste norme variano da regione e regione. In alcuni casi sono piuttosto permissive, in altri molto rigorose. Purtroppo non sempre vengono rispettate le varie disposizioni e, di fatto, viene praticata da tutti, esperti e meno esperti.
I controlli previsti non sono facili da attuare e, di fatto, si verificano spesso raccolte indiscriminate che pregiudicano la normale crescita dei funghi e possono anche creare danni agli ecosistemi. Il pericolo maggiore è comunque rappresentato dalla raccolta di funghi velenosi che possono creare anche la morte di chi li mangia.
Indipendentemente dalla leggi e regolamenti per chi decide di raccogliere i funghi è buona norma avere una buona esperienza e conoscenza micologica. L‘esperienza si può acquisire studiando attentamente sui libri che contengono sia una loro descrizione, ma anche delle immagini. Questo però non è sufficiente per poter raccogliere i funghi. In alcune Regioni i raccoglitori debbono possedere un tesserino che viene rilasciato dopo aver seguito un corso di 14 ore dove vengono fornite informazioni accurate sulle modalità di raccolta dei funghi e sui pericoli che possono derivare dal consumo di quelli velenosi. Questi corsi sono organizzati sia presso i Servizi di Prevenzione delle ASL, che in presso le tante associazioni micologiche presenti in Italia. Nelle prime uscite è bene unirsi a raccoglitori che possiedono una buona esperienza e sono in grado di distinguere i funghi velenosi da quelli commestibili.
Inoltre esistono anche delle limitazioni sulle quantità di unghi che possono essere raccolti.
Quindi se durante una gita tra i boschi dovesse capitare di trovare dei funghi, bisogna fare attenzione a raccoglierli e non solo per il pericolo che possono costituire, ma anche per eventuali restrizioni nella raccolta che le Autorità hanno imposto.
Nei casi in cui si raccolgono o si viene in possesso di funghi di cui non si è certi della commestibilità, esistono numerosi Centri presso le ASL dove è possibile farli esaminare prima di mangiarli.
Va ricordato che tutti i funghi contengono quantità più o meno elevate di sostanze naturali che possono dare origine a qualche disturbo alimentare; il primo consiglio è quello di mangiare con moderazione anche quelli commestibili. Il consumo ai bambini dovrebbe essere molto limitato se non interdetto completamente.
I vari metodi empirici per verificare a priori la velenosità dei funghi non sono attendibili ed è bene evitarli per non cadere in tragici errori.
Se, nonostante le precauzioni, si dovessero avvertire dei disturbi dopo il consumo di funghi è di fondamentale importanza ricorrere immediatamente all’assistenza medica per tentare cure disintossicanti o quanto meno prevenire eventi infausti.
Le raccomandazioni che si possono fare sono: