Il caffè è una delle bevande più diffuse e la sua preparazione può avvenire sia a livello domestico che nei locali pubblici utilizzando tecniche diverse tra loro. La preparazione classica in Italia è quella che avviene con la caffettiera “napoletana” che in pratica è una infusione in quanto il “letto” di caffè in polvere viene fatto attraversare da acqua bollente che estrae la caffeina ed altre sostanze che vi sono contenute. La “napoletana” è stata sostituita dalla “moka” in cui il letto di caffè in polvere è attraversato da acqua mista a vapore per cui la temperatura è più elevata che dovrebbe avere una maggiore efficienza “estrattiva.
La “moka” ha trovato una poderosa concorrenza da parte delle numerose macchine per espresso che in pratica producono vapore che viene inviato sul “letto” di caffè in polvere o contenuto in cialde e, dopo aver estratto le varie sostanze, fuoriesce più o meno concentrato a seconda dei gusti di chi lo consuma. Questa tecnica è di diretta derivazione dalle macchine che vengono utilizzate nei bar dove appunto la bevanfa si ottiene da una estrazione con vapore acqueo.
Del caffè, che è una leguminosa che cresce nei climi tropicali e ne esistono sostanzialmente due varietà (arabica e robusta) che, una volta torrefatte, danno prodotti qualitativamente differenti che ne influenzano anche il prezzo. A questo proposito facendo una valutazione attenta non può sfuggire la sua grande variabilità, che ovviamente condiziona il costo della singola tazza. Nelle torrefazioni il prezzo del caffè “Arabica” può variare da 15 a 21 euro il Kg, mentre si può trovare il caffè di solo “Robusta” a 10 euro il kg. Il prezzo di circa 20 euro il Kg è lo stesso che pagano i bar. Gli stessi caffè acquistati in polvere in confezione sotto vuoto hanno un prezzo che si aggira tra i 10 ed i 15 euro al Kg. Più complessa è la situazione delle cialde che possono avere un costo variabile tra i 40 ed i 60 centesimi l’una. Considerando che ogni cialda contiene circa 5 grammi di caffè con un kg di caffè si fanno circa 200 cialde il costo effettivo per ogni Kg di caffè può variare dagli 80 ai 120 euro il kg. Per preparare una tazza di caffè per ognuna delle modalità si debbono utilizzare circa 5 grammi di caffè e quindi si può facilmente calcolare quanto costa la tazzina con la moka (o la napoletana), con la macchinetta a vapore, con la macchinetta a cialde ed al bar. Utilizzando la polvere nelle sue diverse forme a casa una tazzina può costare dai 5 ai 10 centesimi. La cialda, sempre a casa, come accennato, costa dai 40 ai 60 centesimi. Il costo del solo caffè al bar dovrebbe aggirarsi intorno ai 10 centesimi. Ci sono poi i costi delle macchine che sono modesto per la moka, maggiori per le macchinette a vapore e decisamente più elevati per le macchine del bar. Vanno infine presi in considerazione i costi della manodopera che sono molto modesti a livello domestico. Sono invece più elevati nella produzione industriale delle cialde e rilevanti al bar in quanto si tratta di retribuire delle prestazioni individuali, pagare l’affitto dei locali e ricavare degli utili ai gestori.
La conclusione è che il caffè è una buona bevanda, ma può veramente costare molto anche se non ci si accorge di quanto lo paghiamo.
Roma, 23 novembre 2011