Le virtù benefiche dell’aglio
All’aglio vengono attribuite numerose virtù benefiche ed il suo consumo alimentare viene ritenuto molto utile per favorire la circolazione ed anche come depurante. All’aglio è anche riconosciuta una attività antibiotica e rientra nei rimedi naturali per combattere alcune malattie infettive. Recentemente, in un articolo comparso il 15 maggio 2015, alcuni ricercatori hanno dato una spiegazione alla proprietà benefica dell’aglio nel ridurre il pericolo della aterosclerosi umana.
Cerchiamo di capire perché.
Nella nostra dieta è presente una buona quantità di carnitina che proviene soprattutto dagli alimenti di origine animale (carne in particolare); essa ha importanti funzioni fisiologiche ed in particolare quella di consentire all’organismo di utilizzare al meglio l’energia dei grassi. Per questo motivo ci sono molti integratori alimentari che la contengono e che sono utilizzati anche dagli sportivi.
Parte della carnitina non viene utilizzata dall’organismo ed a livello intestinale viene “attaccata” dalla flora batterica che la trasforma in ossido di trimetil ammina (TMAO); questa sostanza può contribuire ad indurre la formazione delle placche aterosclerotiche che si accumulano nelle arterie e che possono provocare l’aterosclerosi.
Un eccesso di carnitina nella dieta può quindi essere un fattore di rischio aterosclerotico.
Per prevenire la formazione di TMAO potrebbe essere utile la somministrazione di antibiotici che eliminano i batteri responsabili della degradazione della carnitina; gli effetti collaterali però potrebbero essere più gravi della cura in quanto gli antibiotici potrebbero uccidere anche i batteri saprofiti “buoni” e dare inoltre origine a fenomeni di farmacoresistenza.
Secondo i ricercatori che hanno effettuato lo studio, somministrando l’Allicina (che è l’antibiotico naturale presente nell’aglio) si previene efficacemente la produzione del TMAO.
In conclusione quindi i ricercatori ritengono che l’aglio sia un efficace rimedio per prevenire l’aterosclerosi.
I risultati ottenuti dalla ricerca scientifica cui si è accennato sono uno dei tanti tasselli aggiunti per migliorare la conoscenza dei meccanismi fisiologici che regolano la nutrizione e quindi non possono essere considerati delle verità assolute.
Probabilmente però una dieta variata in cui siano presenti gli alimenti di origine animale in quantità sufficiente per fornire il corretto apporto della carnitina, l’assunzione di moderata e controllata di integratori contenenti la carnitina potrebbe bastare per limitare la formazione di TMAO.
Il consumo alimentare regolare di aglio crudo potrebbe essere di ulteriore aiuto.
Rimane il problema dei rapporti umani compromessi dall’odore di aglio emesso con l’alito, ma questa è un aspetto collaterale al quale si può soprassedere.