Ho ricevuto questa lettera dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Carlo Hausmann, e credo che sia meritevole di attenzione. Ciao a tutti, giusto un anno fa, il 20 gennaio, iniziavo questo strano lavoro in assessorato, ed è passato tutto in fretta, forse per questo chi mi incontra mi trova un po’ invecchiato? forse, e non ho trovato neanche il tempo di mandarvi gli auguri per Natale.
Accettateli adesso. Molti mi hanno chiesto aggiornamenti sul terremoto e su cosa sta succedendo dopo questa terza serie di scosse.
Diciamo che c’è ancora molta sofferenza, per di più silenziosa, e anche un po’ di brutte manifestazioni di furbizia che però riempiono i giornali e le tv, per lo più chiedendo donazioni in denaro.
Quello che vedete nelle foto allegate documenta un po’ il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi, e che per fortuna sta dando i suoi frutti.
Abbiamo montato 70 strutture come quelle che vedete nelle foto tra stalle, ovili e fienili (alla fine saranno circa 120), fornito tanto mangime e fieno, messo in piedi una ventina di operazioni di soccorso (tetti da rifare, impianti idrici, elettrici, strade rurali), messo portato gli uffici regionali sui camper, riorganizzato la raccolta del latte, ed ora stiamo lavorando per un caseificio e per un salumificio da rimettere in piedi. Con un po’ di donazioni private abbiamo preso delle mungitrici mobili che stanno lavorando a pieno ritmo. E oggi stiamo pensando a sistemare temporaneamente un paio di famiglie, e soprattutto il loro bestiame, per farli ritornare a situazione sistemata, tra qualche mese.
E’ un lavoro che non finisce mai, questa terza scossa è stata terribile non tanto per i danni (nel Lazio sono stati contenuti: le ultime due vecchie stalle crollate), ma soprattutto perchè i nostri allevatori sono esasperati: è una emergenza continua e logorante.
I nostri tecnici stanno facendo miracoli per non lasciarli soli. In questi mesi ho conosciuto persone straordinarie che dedicano il loro tempo libero ad aiutare gli anziani rimasti soli e a trovare la gente bisognosa in ospedale.
Tutto questo, purtroppo, non si vede. Non c’è interesse a raccontare quello che funziona, meglio pubblicare i fake con le vacche ucraine (è successo anche questo), o con finti allevatori. I social sono letteralmente pieni di roba del genere.
Ma per fortuna fino a questa terza scossa da noi ci sono stati pochi animali morti per le scosse o per il freddo, solo un toro morto letteralmente per indigestione (è scappato dal recinto e ha mangiato due sacchi di mangime) e 60 pecore rimaste sotto il tetto di una vecchia stalla che aveva resistito allle scosse di agosto e di ottobre. Per il resto tutte le mandrie ed i greggi sono al riparo, e le produzioni continuano, anche se con grande difficoltà. Arriveranno a breve le casette e le stalle saranno presto completate (in ritardo: abbiamo avuto un grosso problema con un fornitore veneto che ci ha messo due mesi in più per fare nemmeno la metà del lavoro, e gli stiamo rompendo il contratto).
Se qualcuno volesse dare una mano ci sono diverse situazioni che avrebbero davvero bisogno. se vi interessa conoscere qualcosa in più scrivetemi.
Speriamo che tutto finisca presto e che si possa girare presto pagina per cominciare a pensare veramente al futuro.
Vi abbraccio tutti
Carlo