Molte persone hanno abitudini alimentari vegetariane; alcune evitano di consumare qualsiasi alimento di origine animale, mentre altre si limitano ad evitare il consumo della carne. Le motivazioni sono le più svariate e vanno dalla convinzione che una dieta vegetariana sia più sana, altri ritengono che non sia giusto mangiare gli animali in quanto esseri viventi sazianti, ci sono poi motivi religiosi che non consentono di mangiare la carne di determinate specie animali. L’impressione è che alla base dei convincimenti dei vegetariani ci siano soprattutto delle motivazioni ideologiche, anche se autorevoli scienziati e persone di elevato grado culturale rifiutano il consumo di alimenti di origine animale ed a sostegno della loro scelta portano dati molto negativi soprattutto per la carne rossa. Molti animalisti sono comunque vegetariani, quindi l’amore per gli animali è un elemento determinante per la scelta alimentare.
Piramide alimentare I nutrizionisti hanno affrontato il problema del consumo della carne ed hanno costruito delle “piramidi alimentari” alla cui base sono stati messi gli alimenti ritenuti più salutari, mentre al vertice ci sono quelli considerati più dannosi. Queste piramidi non sempre tengono conto del fatto che le persone sono diverse per sesso, per età, per condizioni fisiologiche o patologiche, per cui non possono essere considerate sempre interamente attendibili. Piramide ambientale Per i diversi alimenti è stato calcolato qual è l’”impronta ecologica” ; ovvero quale è il contributo che ogni alimento porta al degrado ambientale misurato come emissione di anidride carbonica e di metano, ma anche come consumo di acqua. Questi calcoli tengono conto non soltanto degli aspetti produttivi agricoli o zootecnici, ma anche dell’uso di concimi, pesticidi, del trasporto, della conservazione e cosi via che a loro volta richiedono dispendi energetici e producono anidride carbonica. In questo caso esiste una disputa molto serrata tra gli scienziati ambientalisti che è ben lungi da esser risolta anche se è opinione comune che le produzioni intensive sia animali che vegetali siano quelle a maggiore impatto ambientale. Condizionamenti dell’opinione pubblica In un recente Convegno tenuto a Roma, riguardante l’importanza dell’alimentazione nei bambini, le due piramidi sono state messe a confronto ed i relatori presenti al Convegno hanno sostenuto che i migliori alimenti sono quelli vegetali che peraltro sarebbero quelli a minore impatto ambientale. Al contrario la carne (ed in particolare quella bovina) ha un maggiore impatto ambientale ed è meno adatta per l’alimentazione. In questa occasione non è stato possibile avere un dibattito e sostanzialmente la carne è stata messa sul banco degli accusati. Purtroppo non è raro che vengano organizzati dibattiti a senso unico in cui di volta in volta vengono esaltate i benefici di un alimento e demonizzati quelli di altri. Spesso si tratta di iniziative commerciali alle quali vengono chiamati a parlare illustri relatori con la speranza di attrarre l’interesse dei consumatori. Si tratta però di iniziative che creano confusione nell’opinione pubblica anche perché spesso i media riportano i vari comunicati stampa o commenti degli esperti senza una adeguata riflessione o critica. Dieta mediterranea La dieta mediterranea è considerata come il toccasana di ogni problema alimentare ed stata proclamata come patrimonio dell’umanità. Questo tipo di alimentazione è, o meglio era, proprio delle popolazioni rurali dell’Italia peninsulare che svolgeva una intensa attività fisica nel quotidiano lavoro nei campi. Era quindi necessario un notevole apporto energetico con i carboidrati della pasta e del pane, con l’olio d’oliva, il vino ed una minore assunzione di alimenti di origine animale. Un utile complemento era rappresentato dalla frutta e dalla verdura di stagione. Bisogna però ricordare che si aveva un’alta mortalità infantile e cha la durata media della vita superava di poco i cinquanta anni anche se le persone che sopravvivevano riuscivano a raggiungere età molto avanzate. Altro aspetto da sottolineare è che la dieta mediterranea con l’attuale sistema di vita sedentario, probabilmente non comporterebbe vantaggi significativi e forse potrebbe addirittura incrementare il fenomeno dell’obesità. Importanza degli alimenti di origine animale A partire dagli anni ’50 nel nostro Paese è cominciato ad aumentare il benessere ed è anche aumentata la richiesta di alimenti di origine animale ed in particolare della carne, il cui consumo globale è passato da meno di 30 Kg pro-capite anno a circa 90 Kg. Soltanto la carne bovina è passata da meno di 10 Kg a quasi 30 Kg. La conseguenza del cambio di alimentazione, unito ad una maggiore disponibilità di vaccini e di farmaci e ad un miglioramento delle condizioni igieniche, è stata clamorosa; si è avuto un aumento del benessere della popolazioni, un notevole incremento delle aspettative della durata della vita, un incremento dell’altezza media. I nutrizionisti danno molta importanza al consumo della carne soprattutto nell’età pediatrica e nella vecchiaia. Nei primi periodi della vita le proteine di origine animale, grazie al loro apporto in alcuni amminoacidi essenziali non presenti negli alimenti di origine vegetale, sono insostituibili per un corretto sviluppo fisico. Con l’approssimarsi della vecchiaia le stesse proteine sono fondamentali per ridurre i fenomeni della senescenza. Durante la maturità un consumo regolare di alimenti di origine animale all’interno di una dieta possibilmente non uniforme, è di grande utilità per mantenere le funzioni vitali del nostro organismo. Stili di vita Oltre che una sana alimentazione è importante seguire degli stili di vita corretti che non riguardano soltanto il movimento fisico. E’ necessario anche bere bevande alcoliche e zuccherine con moderazione, ridurre il consumo di caffé, non fumare, controllare il proprio peso. Una particolare attenzione deve essere dedicata alla “gestione” degli alimenti e bisogna essere coscienti che alcuni tipi di cottura (alla brace, la frittura ad esempio) possono portare alla formazione di sostanze potenzialmente pericolose per cui il consumo di alimenti così ottenuti deve essere fatto con moderazione. Bisogna inoltre fare attenzione alle etichette di diversi alimenti conservati ed in particolare al loro valore calorico. Una barretta di cereali e cioccolato di 10 grammi può fornire fino a 100 calorie. Indicazioni L’alimentazione è la sola attività umana che non può essere eliminata. Attualmente esiste una ampia disponibilità alimentare ed è possibile seguire una dieta con cui si può fare fronte a tutte le nostre esigenze nutrizionali. Non essendo possibile costruire una “piramide” alimentare valida per tutti, si possono dare indicazioni di massima per i diversi periodi della vita. Nei primi tre anni è importante fornire una dieta prevalentemente carnea (accompagnata da frutta e verdura) con una successiva integrazione ed anche una parziale sostituzione con cereali, frutta, verdura, latte e derivati, uova fino alla maturità. Questo tipo di dieta, accompagnata da corretti comportamenti, dovrebbe accompagnarci fino all’approssimarsi della vecchiaia quando è utile incrementare l’assunzione di alimenti di origine animali per ridurre i fenomeni della senescenza. Roma, 28 ottobre 2011- Homepage
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L’importanza della carne nell’alimentazione
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