LISTERIOSI: COSA DOBBIAMO SAPERE

Agostino Macrì
11 Ottobre 2022
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Sono molti i cittadini preoccupati per la diffusione della Listeriosi, a giudicare dalle segnalazioni che stanno giungendo agli sportelli dell’UNC per avere chiarimenti sull’infezione.

Dai rilievi effettuati dal Ministero della Salute, risulta infatti che in diverse Regioni italiane Italia c’è stata una recrudescenza della malattia. Per approfondire le conoscenze, è stato costituito un Gruppo di lavoro ad hoc che con la sua attività ha, tra l’altro, correlato alcuni casi clinici al consumo di wurstel prodotto dall’azienda Agricola Tre Valli.

Esami più approfonditi condotti nell’interno dell’azienda hanno confermato il pericolo della Listeria: l’azienda stessa ha quindi disposto il ritiro di tutti i suoi wurstel già in commercio e prodotti prima del 12 settembre 2022 .

Nei giorni scorsi è stata poi rilevata una contaminazione da Listeria nei tramezzini salmone e maionese della ditta Allegri Sapori. Anche in questo caso l’azienda produttrice ha disposto l’immediato ritiro dal commercio dei tramezzini sospetti.

L’ultimo ritiro in ordine di tempo per la contaminazione da Listeria, riguarda il Pancake al cioccolato della ditta francese Creperie Jarnoux e commercializzato in Italia.

Ma cos’è la listeriosi e come possiamo prevenirla? Scopriamolo insieme.

Cos’è la listeriosi

La malattia si può contrarre attraverso il consumo di alimenti contaminati dal batterio Listeria monocytogenes. Questo microrganismo è molto diffuso nell’ambiente e in mancanza di adeguate condizioni igieniche può raggiungere molti dei nostri alimenti (frutta, verdura, carne, alcuni formaggi, ecc.). La pericolosità è in funzione della “numerosità” delle Listerie presenti.

Non si tratta quindi di una “intossicazione”, ma di una infezione.

Questa distinzione è importante perché le intossicazioni sono provocate da sostanze chimiche per le quali è possibile definire una dose priva di effetti tossici.

Le infezioni invece sono provocate da microrganismi come i batteri che hanno la capacità di replicarsi molto velocemente ed è quindi praticamente impossibile definire una “dose tollerabile”. Infatti un alimento che all’origine è contaminato da poche unità di batteri e quindi relativamente sicuro, può diventare estremamente pericoloso se lasciato in condizioni ambientali che favoriscono la “riproduzione” dei microrganismi.

Come si presenta la malattia

La malattia può presentarsi in due forme. La prima si manifesta con i sintomi classici della tossinfezione alimentare (vomito, diarrea) dopo poche ore dall’ingestione degli alimenti contaminati; generalmente si guarisce rapidamente.  La seconda invece ha periodi di incubazione molto lunghi (dai 30 ai 90 giorni) ed è sicuramente più grave, soprattutto se le “listerie” raggiungono il sistema nervoso. A questa forma sono particolarmente sensibili le persone immunodepresse, gli anziani, i neonati e le donne in gravidanza. Purtroppo, soprattutto tra queste categorie di persone, si possono avere dei casi mortali. Risulta che nel 2021 nella UE sono stati segnalati 2621 casi di listeriosi con una sola persona morta. 

Navigando sui siti web internazionali e anche nel portale delle allerte comunitarie (RASFF) che si occupano di sicurezza alimentare, sono piuttosto frequenti le segnalazioni di casi di alimenti contaminati con Listerie.

Prevenzione

La misura più importante per prevenire la listeriosi è il rispetto delle condizioni igieniche sia da parte del consumatore finale sia e soprattutto da parte dei produttori e anche dei distributori che debbono mantenere costantemente sotto controllo l’intera filiera rispettando la “catena del freddo”. 

Ricordiamo che l’UE nel 2004 ha varato il “pacchetto igiene” che detta le norme per il controllo della sicurezza degli alimenti: una delle innovazioni più importanti è che attribuisce ai produttori la responsabilità primaria della salubrità degli alimenti. Proprio per tale motivo debbono rispettare le norme di autocontrollo e di HACCP la cui applicazione è di fondamentale importanza per prevenire pericoli ai consumatori.

A fianco degli autocontrolli esiste un sistema di controllo ufficiale che nel nostro Paese è effettuato prevalentemente dai Servizi di Prevenzione delle ASL, spesso coadiuvati dai carabinieri Nas e altri Organi di controllo,  che costantemente verificano la sicurezza degli alimenti in commercio, mediante il prelievo di campioni che sono poi esaminati dai Laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

I “ritiri volontari” delle aziende

Nei casi in cui i produttori riscontrano delle anomalie debbono provvedere a ritirare gli alimenti non conformi dal commercio e di informare immediatamente i cittadini. Tale azione è compiuta dal Ministero della Salute che nel proprio sito web riporta in tempo reale tutti i “ritiri volontari” delle aziende alimentari. Proprio grazie a questa attività i cittadini sono stati immediatamente informati dei ritiri dei wurstel e dei tramezzini con salmone. Andando a leggere i vecchi comunicati del Ministero della salute si può vedere che nel corso del tempo ci sono stati diversi casi di alimenti ritirati per la presenza di listeria.

Le raccomandazioni del Ministero

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.

Nei casi di infezione da Listeria, è importante ricorrere tempestivamente alle cure mediche evitando il “fai da te” magari utilizzando in modo improprio gli antibiotici.

Conclusioni sulla listeriosi

La listeriosi è una infezione seria che si può contrarre consumando diversi alimenti contaminati. Fortunatamente nella maggior parte dei casi decorre in modo benigno, ma raramente può essere anche molto grave. Bisogna evitare l’acquisto di quei prodotti palesemente deteriorati o da esercizi commerciali in condizioni igieniche precarie. Infine ricordiamo che con nostri comportamenti sbagliati possiamo rendere pericoloso un alimento che in origine è ottimo.

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