Mens(a)Sana: ristorazione sostenibile nelle scuole
Il 18 ottobre scorso si è tenuta a Roma la seconda edizione di “Mens(a)Sana – Ristorazione sostenibile nelle scuole” con un incontro per parlare di buone pratiche, educazione alla salute, abitudini alimentari in armonia con l’ambiente. Il progetto, promosso da Pentapolis Onlus, si è proposto di contribuire alla diffusione di una corretta informazione circa i principi di un’alimentazione sana ed equilibrata, nonché educare i bambini alla cultura della sostenibilità. All’incontro ha partecipato il nostro esperto di sicurezza alimentare Agostino Macrì con la seguente relazione.
“La mensa scolastica dovrebbe essere considerata non soltanto un luogo dove si deve mangiare, ma un proseguimento delle attività didattiche; è l’occasione ideale per far capire ai giovani l’importanza di una dieta equilibrata. E’ infatti possibile insegnare a mangiare con calma, gustare tutto il cibo che viene servito e divenire coscienti che è necessario assumere con la dieta i diversi nutrienti in modo equilibrato e tale da coprire i fabbisogni del nostro organismo.
Si tratta di informazioni che possono essere fornite con gradualità spiegando di volta in volta per quale motivo bisogna mangiare i cereali, la frutta, la carne, il formaggio, ecc. Nello stesso tempo si possono insegnare corretti stili di vita che prevedono il movimento fisico, di ridurre il consumo di bevande alcoliche, di non eccedere con i grassi e gli zuccheri, di non fumare. Insomma, si tratta di fornire “in pillole” una educazione che consentirà al giovane di divenire un adulto consumatore consapevole. Ovviamente questo richiede un lavoro supplementare agli insegnanti che dovrebbe essere riconosciuto in qualche modo. Si tratta però di un investimento con straordinarie ricadute per la salute pubblica in quanto potrà ridurre tanti danni causati da comportamenti alimentari sbagliati.
In una organizzazione didattica di questo tipo potrebbe essere relativamente facile riuscire a spiegare che cosa è il cibo e cosa comporta produrlo. Si potrebbe spiegare quali “costi” deve sopportare l’ambiente prima che venga riempito il nostro piatto.
Per produrre i nostri alimenti è necessario disporre di importanti risorse idriche, servono concimi, sostanze chimiche per ottenere alimenti sicuri, occorre energia per trasportare, conservare e distribuire il cibo. Ci sono poi gli imballaggi, la cottura, la conservazione nel frigorifero domestico. Tutto questo avviene con l’emissione di anidride carbonica ed altri gas inquinanti responsabili a lungo andare dei cambiamenti climatici.
Bisogna quindi sviluppare “filiere” alimentari a minore impatto ambientale ed i “futuri” consumatori dovrebbero essere informati sul fatto che la scelta di un cibo a basso impatto ambientale è una loro precisa responsabilità. Sarà quindi molto più facile spiegare l’importanza delle produzioni biologiche, del Km zero ed anche l’utilità di fare ricorso a tecnologie avanzate che consentono di produrre alimenti con minori danni ambientali.
Un grave problema è poi rappresentato dagli sprechi alimentari che, come è noto, interessano l’intera filiera produttiva. Ci sono sprechi nei campi, negli allevamenti, nel trasporto, nei macelli, nella trasformazione, nella vendita e, soprattutto a livello domestico. Si tratta di un fenomeno che, oltre a creare seri danni ambientali per la difficoltà di smaltire quantità importanti di rifiuti, ha riflessi anche sulle tasche dei consumatori che alla fine pagano non soltanto l’alimento, ma anche i rifiuti che gli fanno da corollario.
Forse, insegnando ai giovani l’importanza di mettere nei piatti solo quello che effettivamente mangeranno e quindi di evitare sprechi, si potrebbero mettere i primi tasselli per fare acquisti consapevoli e di non “zavorrare” i frigoriferi di cibi inutili. In conclusione una illuminata gestione delle mense scolastiche potrebbe essere la soluzione ad una corretta educazione alimentare e per migliorare la consapevolezza dei cittadini al rispetto dell’ambiente“.
Proprio al tema della sostenibilità (anche alimentare) sarà dedicata la settima edizione del Premio “Vincenzo Dona, voce dei consumatori”, in programma a Roma (nella splendida location del Teatro Argentina) il prossimo 21 novembre alle ore 9.00.