- una mozzarella DOP fatta con latte fresco “campano”;
- una mozzarella proveniente da stabilimenti DOP, ma ottenuta sempre con latte “campano” anche se con procedure non interamente conformi al disciplinare di produzione;
- una mozzarella ottenuta con latte di bufala o semilavorati di qualsiasi origine.
Mozzarelle di Bufala
La mozzarella di bufala è un formaggio la cui produzione è tradizionalmente concentrata in Campania ed in alcune province delle regioni limitrofe. L’Unione Europea ne ha riconosciuto la DOP (Denominazione di Origine Protetta) ed il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana esercita i necessari controlli per tutelare il marchio.
La produzione è legata ai periodi di lattazione delle bufale e quindi ha un andamento stagionale; il mercato però richiede la mozzarella in tutti i periodi dell’anno ed i caseifici hanno trovato delle soluzioni a questa esigenza. La prima è quella di “congelare” le cagliate quando esiste una abbondanza di produzione di latte e di utilizzarle nei periodi di magra. L’altra è quella di importare il latte di bufala da altri paesi e di lavorarlo nei tanti caseifici disseminati nelle zone della produzione della mozzarella.
Per mettere ordine in una situazione così complessa, il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali il 23 aprile scorso ha emanato un decreto che dà maggiori garanzie al Consorzio dei produttori di mozzarella DOP. Per questi produttori è infatti possibile continuare a produrre nello stesso stabilimento sia mozzarella DOP che altre tipologie di formaggi (quali ricotta e mozzarella non DOP) a condizione che il latte utilizzato provenga dall’area riconosciuta come DOP.
La mozzarella DOP, per poter fregiarsi di questo appellativo, deve essere prodotta seguendo un preciso disciplinare di produzione che, tra l’altro, prevede l’utilizzazione di latte fresco. Qualsiasi procedura fuori dal Disciplinare non consente l’attribuzione DOP. Esistono poi altri caseifici non iscritti al Consorzio DOP che possono utilizzare latte di bufala o semilavorati da qualsiasi provenienza ed ovviamente non possono fregiarsi della denominazione. Tradotto in termini più accessibili significa che il consumatore troverà sul mercato: