L’uso degli antibiotici in acquacoltura è regolato da norme molto severe che, di fatto, impediscono la presenza di residui e di conseguenza tutti i pesci che troviamo in commercio sono esenti da questo pericolo.
Il pericolo della induzione di farmacoresistenza è completamente diverso da quello dei residui ed è legato all’impiego degli antibiotici, indipendente dal periodo in cui avviene.
Nel sito della COOP si legge che interrompendo il trattamento con gli antibiotici si previene anche il pericolo della farmacoresistenza. Questo non corrisponde a verità perché i batteri farmacoresistenti potrebbero essersi sviluppati prima e non è certo l’interruzione del trattamento antibiotico di sei mesi che li spaventa.
Il pesce di allevamento quindi può essere consumato tranquillamente e non solo quello della COOP.