L’immissione in commercio degli alimenti arricchiti con vitamine e minerali resta subordinata alla notifica di un modello di etichetta al Ministero della Salute. Lo ha precisato lo stesso Ministero con una circolare pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 marzo scorso, aggiungendo che potranno essere richiesti al fabbricante o all’importatore lavori scientifici e dati che comprovino la conformità del prodotto.
Tutto ciò in attesa di un inquadramento normativo specifico a livello comunitario degli alimenti arricchiti con vitamine e minerali e delle relative quantità ammesse per l’arricchimento.
Gli alimenti arricchiti con vitamine e minerali sono transitoriamente sottoposti al decreto legislativo n. 111/1992, mentre gli integratori alimentari sono già stati armonizzati a livello comunitario con una Direttiva recepita in Italia con il decreto legislativo n. 169/2004. Attualmente sono soggetti a notifica dell’etichetta (trascorsi 90 giorni vale il principio del silenzio assenso) i seguenti prodotti (sulla stessa Gazzetta Ufficiale del 18 marzo scorso c’è un fac-simile di notifica).
- Prodotti destinati ad una alimentazione particolare, di cui decreto legislativo n. 111/1992, ovvero: prodotti senza glutine, prodotti ipo/asodici compresi i sali dietetici, prodotti per sportivi, prodotti per individui con turbe del metabolismo glucidico (diabete) e altri prodotti destinati ad una alimentazione particolare non disciplinati da direttive tecniche specifiche. E’ altresì subordinata alla procedura di notifica la commercializzazione di prodotti dietetici destinati a fini medici speciali, ai sensi dell’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2002, n. 57, che ha dato attuazione alla direttiva 99/21/CE.
- Integratori alimentari, di cui al decreto legislativo 169/2004.
- Alimenti arricchiti di vitamine e minerali, di cui al regolamento (CE) 1925/2006.
- Alimenti già autorizzati come novel food per aggiunte funzionali.
- Alimenti addizionati per finalità funzionali di sostanze cui non è applicabile il Regolamento (CE) 258/97.
Roma, 15 giugno 2008