L’obesità con le sue gravi conseguenze per la salute dei cittadini è forse uno dei problemi più seri della nostra società in cui il cibo è disponibile in abbondanza e anche a prezzi relativamente modesti. Per combattere il fenomeno sono stati sviluppati un numero incredibile di rimedi di ogni tipo elaborati da una nuova industria a metà strada tra l’industria alimentare e quella farmaceutica che si può definire come “diet industry”. Molti di questi rimedi sfuggono alla verifica delle autorità sanitarie e vengono messe in vendita attraverso i mercati virtuali, ma anche con il “passa parola”. Si tratta spesso di prodotti inefficaci, ma anche e soprattutto molto pericolosi perché tra i costituenti (non dichiarati) si possono nascondere farmaci anche di tipo anoressizzante.
Accanto ai rimedi esistono numerosi personaggi che vantando fantasiose conoscenze scientifiche propongono diete basate di volta in volta sulla privazione di alcuni nutrienti a vantaggio di altri, giocando su sistemi di cottura, introducendo cibi esotici, suggerendo digiuni alternati a abbuffate, ecc. E’ quindi nata una “popular diet” in cui ognuno di noi, leggendo uno dei tanti libri che troviamo in commercio, può scegliere la dieta che più gli piace. Come cassa di risonanza di questi libri ci sono i “media” che grazie alla presenza degli autori e di qualche occasionale compiacente “testimonial” riescono a catturare “clienti” disposti ad acquistarli. Ovviamente ogni voce contraria viene immediatamente spenta per non intralciare i guadagni di autori ed editori.
Un altro problema sono le intolleranze e le allergie alimentari che colpiscono un certo numero di persone. Per prevenirne gli effetti ed anche curarle, esistono alimenti idonei. Si tratta però di alimenti che hanno un mercato ovviamente circoscritto. Per incrementare le vendite sono state intraprese due vie. La prima è quella di convincere il maggior numero di persone di essere allergici o intolleranti e questo si può fare suggerendo dei test diagnostici fai da te in cui è facile convincersi di essere ammalati e quindi acquistare il cibo “idoneo”. La seconda è invece quella di fare intendere che questo genere di alimenti è proprio quello che ci vuole per risolvere vari problemi inclusa l’obesità.
Tutto quanto descritto potrebbe essere anche tollerato se non ci fossero conseguenze gravi per la salute e ovviamente il fenomeno non è sfuggito ai professionisti e ai ricercatori che hanno ritenuto opportuno studiare seriamente la questione e giungere alla pubblicazione di un importante documento in cui spiegano chiaramente che ci stiamo trovando di fronte a delle truffe importanti che possono anche danneggiare la nostra salute e che è stato intitolato “Position statement su allergie, intolleranze alimentari e terapia nutrizionale dell’obesità e delle malattie metaboliche”. Del documento si è parlato anche nel corso del 29° Congresso Nazionale dell’ANDID (Associazione Nazionale Dietisti) che si è svolto a Bologna il 12 e 13 maggio 2017 e che è disponibile in allegato a questo articolo e dove sono riportate le Società scientifiche che hanno collaborato.
Il documento è molto chiaro e fornisce delle indicazioni precise sugli errori da evitare e anche su come non farci suggestionare dalle continue “bufale” a cui siamo esposti.
Nel corso del Congresso è stato annunciato, da parte di Barbara Paolini, dun decalogo, di prossima pubblicazione, rivolto alla popolazione, che sottolinea i punti chiave della questione indicando le “cose da fare e da non fare” e che ha ricevuto il patrocinio delle Società di area medica e pediatrica di Allergologia, e che dovrebbe ricevere anche quello del Ministero della Salute. Questo penso sia molto interessante poterlo anticipare.