OGM: Pericolo o opportunità?
Gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) sono argomento di discussioni anche molto aspre. Esistono infatti pareri divergenti nell’opinione pubblica basati, abbastanza spesso, su aspetti ideologici che non tengono conto degli elementi di conoscenza scientifica. Volendo dare una definizione il più semplice possibile, possiamo affermare che gli OGM si ottengono modificando il patrimonio genetico di un organismo vivente conferendogli delle caratteristiche particolari; è possibile cioè inserire un gene “omologo” (ad esempio inserire il gene di un tipo di mais in uno di un altro tipo di mais), oppure “eterologo” (ad esempio inserire il gene di un animale in un batterio).
Con gli OGM si possono ottenere risultati molto importanti come piante o animali resistenti alle malattie, piante che possono crescere in climi estremi (aridi, caldi, freddi), ma anche piante ed animali produttori di sostanze utili per l’alimentazione (vitamine, antiossidanti, principi attivi per migliorare le capacità immunitarie, ecc.). Alcuni microrganismi ed organismi vegetali geneticamente modificati sono utilizzati per produrre vaccini e farmaci: ad esempio l’ormone della crescita e l’insulina si ottengono dalla fermentazione di batteri geneticamente modificati.
Gli OGM sono il frutto di ricerche scientifiche molto approfondite che devono dimostrare la loro reale utilità, ma soprattutto la sicurezza per l’uomo, gli animali e più in generale l’ambiente. Proprio sulla base di questo genere di studi, autorevoli Comitati Scientifici internazionali (per l’Unione Europea l’Autorità per la Sicurezza Alimentare -EFSA e l’Agenzia del Farmaco-EMA) hanno valutato i dati disponibili e fornito il loro parere che ha consentito alle Autorità sanitarie di autorizzare l’impiego di alcuni organismi.
L’Unione Nazionale Consumatori desidera acquisire maggiori informazioni sugli OGM aprendo un dibattito sul tema; per questo motivo, partendo da una nota sull’argomento scritta dal professor Agostino Macrì, esperto di sicurezza alimentare dell’associazione (pubblicata sulla rivista scientifica Alimenta) coinvolgeremo autorevoli esperti, rappresentanti delle aziende e delle associazioni invitando ad esprimere la loro opinione. Anche i consumatori che lo volessero possono inviare il loro parere scrivendo un’email all’indirizzo [email protected] e partecipando alla discussione su Facebook e Twitter utilizzando l’hashtag #ogm.
Nei prossimi mesi pubblicheremo un documento completo con tutti i pareri raccolti, cercando di dare un quadro più chiaro di un settore in cui regnano troppi pregiudizi e luoghi comuni.
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