Bevendo un bicchiere di latte intero da 200 millilitri assumiamo 7 grammi di proteine (quanto un uovo), 9,8 di zuccheri, 7,4 di grassi, e 1,4 grammi di sali minerali di cui 300 milligrammi di calcio (quanto 50 grammi di formaggio) e vitamine, tra cui la A la B e la C. In questo modo assumiamo i diversi nutrienti in misura equilibrata ed in grado di soddisfare le nostre esigenze alimentari. In vendita troviamo latte intero e scremato e la differenza, ovviamente, consiste nella quota di grasso che va dal 3,5% dell’intero a meno dello 0.5% dello scremato. Se consideriamo il valore calorico, con un bicchiere di latte intero di 200 ml si assumono 130 Kcal, mentre con lo scremato 68. Eliminando i grassi si perdono anche alcune vitamine ed in particolare la A: nel latte intero è di circa 40 microgrammi per 100 grammi mentre nello scremato scompare quasi del tutto
In commercio troviamo anche il latte di alta qualità. Si tratta di una dicitura regolamentata da un’apposita normativa che definisce come tale il latte proveniente da allevamenti riconosciuti indenni da pericolose malattie infettive, che rispettano stretti standard igienici, e deve mantenere, anche dopo il trattamento di pastorizzazione, un ottimo profilo nutrizionale. Si deve comunque precisare che tutto il latte che troviamo in vendita ha ottime caratteristiche di sicurezza.
Altre dizioni che troviamo in alcuni latti sono “senza lattosio” ed “alta digeribilità” (HD ovvero high digestibility). Non ci sono differenze in quanto indicano un latte per chi è intollerante al lattosio, il naturale zucchero del latte, scisso nei due suoi componenti più facilmente assimilabili galattosio e glucosio.
E’ importante fare molta attenzione e rispettare le date di scadenza. Il fresco scade dopo 7 giorni dal confezionamento, il microfiltrato dopo più di 10, il latte a lunga conservazione può arrivare fino a più di 100 giorni dal confezionamento grazie ad un trattamento ad alta temperatura e senza aggiunta di conservanti.