L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un’alterazione della microstruttura dello scheletro a causa della perdita di calcio (Ca); le ossa divengono più fragili e sono quindi più sensibili alle fratture.
Si tratta di una malattia che in Italia colpisce circa cinque milioni di persone; le donne nel periodo della post-menopausa sono le maggiormente colpite; ciò dipende dal calo degli ormoni estrogeni la cui presenza è fondamentale per evitare la perdita di Ca dalle ossa.
L’osteoporosi decorre frequentemente in modo inapparente e soltanto con esami clinici accurati è possibile fare una diagnosi precisa; le conseguenze son però pesanti a causa dei circa 100.000 ricoveri ospedalieri per fratture ogni anno.
A parte gli interventi del medico che potrà indicare le terapie più adeguate per prevenire e curare la malattia, è molto importante l’assunzione di Ca lungo tutta la vita e non soltanto quando si è anziani.
La principale attività di prevenzione deve essere fatta nel periodo giovanile, quando si forma la massa ossea. E’ proprio intorno ai 20 – 25 anni che si raggiunge la massima densità ossea e in questo periodo della vita è di fondamentale importanza assumere alimenti ricchi di Ca.
Altro periodo critico, ancora una volta per le donne, è la gravidanza. Per la formazione dello scheletro fetale una parte del Ca necessario viene “mobilizzato” dalle ossa della madre. Quello “sottratto” viene “rimpiazzato” dal Ca circolante assunto con gli alimenti. Infine nella terza età, come accennato, l’assunzione di Ca in quantità adeguata, è assolutamente necessaria.
La quantità da assumere giornalmente si aggira intorno al grammo. Gli alimenti più ricchi sono i lattiero caseari dove il contenuto di Ca varia dai 100-125 mg/100 grammi nel latte e nello yogurt oltre un grammo per cento grammi nei formaggi stagionati.
Gli ortaggi in “foglia” (spinaci, radicchio, cicoria, ecc.) contengono circa 100 mg di Ca per ogni 100 grammi. Contenuti analoghi si hanno nei cereali e nei prodotti da forno. Circa il doppio è contenuto nei legumi secchi. (fagioli e soia). Nei prodotti della pesca il contenuto di Ca varia dai circa 100 mg/100 grammi dei crostacei circa 1 grammo /100 grammi dei lattarini. Il valore così alto è dovuto al fatto che nei lattarini è presente anche la lisca.
Le carni sono invece relativamente povere di Ca con un contenuto di poche decine di mg per ogni 100 grammi.
Molto importante è il Ca contenuto nell’acqua che però varia considerevolmente in funzione dell’origine e può andare da meno di 100 mg per litro fino a oltre 200 mg per le acque definite “dure”.
Bisogna ricordare che negli alimenti ci sono delle sostanze in grado di “legare” il Ca e di ridurne la capacità di assorbimento intestinale. In particolare nei vegetali è presente l’acido ossalico che è appunto in grado di reagire con il calcio e renderlo difficilmente assorbibile dall’intestino.
Esistono infine degli integratori a base di Ca il cui contenuto è ovviamente molto elevato.
Cosa fare.
Le fonti alimentari di Ca sono molteplici e quindi può essere sufficiente alimentarsi con una dieta variata con un’ottima alternanza di alimenti di origine animale (in particolare i lattiero caseari ), con frutta, verdura e cereali per assicurarsi la “dose” giornaliera di cui abbiamo bisogno.
Il ricorso agli integratori potrebbe rendersi utile nei casi in cui non è possibile mangiare alcuni alimenti (intolleranze o allergie ai prodotti lattiero caseari) oppure diete rigorosamente vegetariane.
L’acqua è una fonte molto importante di calcio e copre buona parte del nostro fabbisogno e bisogna anche sfatare il mito che può essere causa di calcoli.
Il Ca si trova in gran parte in alimenti semplici che non hanno etichette e quindi non è possibile conoscerne con precisione la concentrazione. Diviene quindi piuttosto complicato riuscire a capire quanto ne assumiamo.
Senza dover fare complessi calcoli una dieta settimanale basata sull’assunzione quotidiana di latte e/o formaggi, di frutta e verdura, due . tre volte carne e derivati, di pesce e, ovviamente, un paio di litri di acqua al giorno, è sufficiente per assicurarci il Ca di cui abbiamo bisogno e anche prevenire l’osteoporosi.