Sul sito del Ministero della Salute è stata pubblicata la notizia che il NAS e la ASL di Bari hanno disposto il “sequestro amministrativo oltre 3 tonnellate di varie tipologie di olio (extravergine di oliva bio, extravergine di oliva DOP, extravergine di oliva filtrato e extravergine di oliva lampante). L’alimento, infatti, era stato rinvenuto all’interno di 30 cisterne interrate che versavano in pessime condizioni igienico-strutturali in quanto presentavano pareti con residui organici, tracce di scrostature e annerimento diffuso, mancata manutenzione ordinaria e straordinaria, presenza di detriti vari”. Si tratta di un fatto molto triste anche perché dovrebbe trattarsi di olio di oliva interamente italiano.
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Come si può danneggiare l’immagine dell’olio di oliva italiano
22 marzo 2019
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