Gli alimenti che arrivano sulle nostre tavole allo stato “fresco” (frutta, verdura, pesce) possono seguire diversi percorsi che spesso non conosciamo. Una quantità relativamente modesta ci arriva direttamente dai “contadini” attraverso le “farm market” dove dovrebbero essere venduti soltanto gli alimenti prodotti direttamente ad eccezione di altri alimenti reperiti da altri “fornitori” che però non dovrebbero essere rilevanti. Alcune catene di supermercati fanno dei contratti con i produttori da cui acquistano direttamente e derrate che poi mettono in vendita.
La maggior parte degli alimenti “freschi” passa invece attraverso i “mercati generali” dove convergono le merci nazionali e di importazione.
Nell’interno dei mercati ci sono strutture che consentono di conservare adeguatamente gli alimenti prima di essere consegnate ai rivenditori al “dettaglio”.
In questo modo è possibile mantenere la “tracciabilità” e la “rintracciabilità” dei prodotti. Si tratta di un aspetto di grande interesse a tutela della salute dei cittadini.
Infatti quando i prodotti arrivano vengono sottoposti ad una serie di controlli merceologici e, soprattutto sanitari, per verificarne la conformità. Questi controlli possono richiedere un periodo di tempo in cui gli alimenti possono essere stati immessi nei canali commerciali. Essendo tutti i prodotti “tracciati” nei casi in cui dovessero essere state riscontrate delle irregolarità è possibile intervenire tempestivamente togliendo dal mercato le partite potenzialmente pericolose.
I mercati generali sono dotati di un servizio di “autocontrollo” al quale è affiancato un sistema di controllo pubblico generalmente garantito dai servizi di prevenzione delle ASL competenti territorialmente. In alcuni mercati generali intervengono anche le Autorità di controllo comunali.
Un’altra azione molto importante è quella di esercitare un controllo sui prezzi per evitare oscillazioni ingiustificate. Si tratta di una azione calmieratrice molto importante che si riflette sul costo finale degli alimenti per i consumatori.
In estrema sintesi i mercati generali hanno le funzioni di garantire la sicurezza degli alimenti che vengono distribuite ai cittadini ed anche garantire un prezzo finale equo.
Si tratta quindi di strutture pubbliche che lavorano nell’interesse dei cittadini, ma che ovviamente attirano importanti interessi economici. Le recenti proposte di rivedere l’organizzazione dei mercati generali e la possibilità di una ridotta partecipazione degli organi pubblici nella loro gestione dovrebbero essere valutate attentamente per evitare che ci siano dei contraccolpi negativi per i cittadini. Ogni azione che dovesse essere intraprese dovrebbe essere quindi resa pubblica nella massima trasparenza e comunque dovrebbe continuare a garantire il servizio a tutta la comunità.