TURKESTERONE E ALTRI ANABOLIZZANTI: FACCIAMO ATTENZIONE

Agostino Macrì
12 Settembre 2022
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La capacità di potenziare le masse muscolari da parte di alcuni ormoni anabolizzanti e di sostanze chimiche non è sfuggita al mondo sportivo che per alcuni anni li ha utilizzati per migliorare le prestazioni degli atleti senza tenere conto dei possibili gravi effetti collaterali che l’uso di queste comporta.

Per impedire l’uso illegale degli anabolizzanti, e anche per tutelare la loro salute, sono state attuate severe misure di antidoping che nel corso degli anni hanno colpito molti atleti con squalifiche e sottrazione di titoli sportivi.

Anche se i laboratori di ricerca sono impegnati per trovare nuovi anabolizzanti, parallelamente i laboratori di controllo sviluppano tecniche analitiche innovative che consentono di rintracciarne la presenza nei liquidi biologici degli atleti che ne hanno fatto uso.

Questa sorta di “guerra guardie e ladri” riguarda coloro che praticano sport agonistico sui quali la scoperta di tracce di sostanze dopanti può avere conseguenze devastanti sulla loro carriera. Ma partiamo da lontano.

Gli ormoni anabolizzanti in zootecnia

Una serie di ricerche scientifiche condotte nel secolo scorso consentì di capire il ruolo di alcuni ormoni (in particolare estrogeni, androgeni e progestinici) nel favorire i processi di accrescimento corporeo. Vennero anche scoperte delle molecole di sintesi chimiche che avevano proprietà analoghe a quelle degli ormoni naturali. Tra queste si vide che il Dietilstilbestrolo aveva una potentissima attività estrogenica e in grado di provocare addirittura la castrazione dei maschi e quindi dare origine a importanti accrescimenti corporei. Queste scoperte vennero immediatamente applicate in zootecnia ottenendo ottimi risultati. Purtroppo, ci si accorse ben presto che i residui presenti nelle carni provocavano gravi danni soprattutto nei bambini. Immediatamente, e in particolare in Italia, vennero emanate delle leggi estremamente severe che proibivano agli allevatori anche la sola detenzione delle sostanze anabolizzanti. Vediamo le applicazioni in ambito sportivo.

Applicazioni nelle attività sportive amatoriali

La grande maggioranza delle attività sportive amatoriali, e in particolare quelle svolte nelle palestre, non comporta controlli individuali e quindi le persone, una volta procurata la sostanza dopante, possono utilizzarla con relativa sicurezza di non incorrere in sanzioni.

Dalle informazioni disponibili, risulta che nelle palestre dove si pratica il culturismo molte di queste sostanze, di provenienza illegale, sono piuttosto diffuse.

Ricordiamo che si tratta di farmaci che, nella maggior parte dei casi, non sono state sottoposti a studi per la loro efficacia e soprattutto la loro sicurezza e per tale motivo non sono state “registrati” né autorizzati dalle Autorità Sanitarie.

Per renderli più accattivanti vengono pubblicizzati come innocui, ma altamente efficaci, “integratori alimentari” e sono disponibili con relativa facilità nel e-commerce; in rete sono anche disponibili molti video che illustrano e magnificano le doti di questi farmaci minimizzando o ignorando totalmente gli effetti collaterali.

Ormoni anabolizzanti, quali sostanze

A fianco degli ormoni classici come ad esempio il testosterone, nel sottobosco farmacologico con il tempo sono comparse altre sostanze di cui la stragrande maggioranza dei cittadini è totalmente all’oscuro. Tempo fa comparvero i SARMs di cui è stato fatto un commento su questo blog.

Tra le novità, recentemente è stato proposto il Turkesterone. Dalle scarse informazioni scientifiche disponibili risulta che si tratta di una sostanza presente nel mondo vegetale e anche animale con una funzione simile al testosterone. I dati sulla reale efficacia come anabolizzante sono controversi, non si conosce quale sia il meccanismo di azione e soprattutto non si sa praticamente niente di eventuali effetti collaterali.

Non si può ignorare che tra gli effetti collaterali dimostrati a seguito dell’assunzione di alcune queste sostanze ci sono gravi alterazioni a carico dell’apparato sessuale e riproduttivo e anche una possibile attività cancerogene.

Cosa fare

  • Evitare acquisti “porta a porta” o siti sconosciuti
  • Prima di ogni acquisto chiedere un parere al proprio medico
  • Controllare la composizione degli integratori o altri preparati proposti come anabolizzanti
  • Leggere attentamente le istruzioni d’uso e gli eventuali effetti avversi. Diffidate di prodotti di cui viene garantita la totale sicurezza
  • Verificare se il prodotto è stato valutato e autorizzato dalle Autorità Sanitarie italiane o dell’UE
  • Segnalare eventuali effetti collaterali al medico.

Si ricorda infine che la vendita e/o l’acquisto di farmaci, integratori o altri prodotti non registrati è un reato soggetto a sanzioni.

In conclusione, si raccomanda di fare molta attenzione nell’eventuale uso di prodotti anabolizzanti; non si può essere certi che siano efficaci, ci sono grossi rischi per la salute e c’è il danno certo per il nostro portafoglio.

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