Durante un telegiornale è stato intervistato un medico a cui è stato richiesto di parlare dei vaccini e nel suo intervento ne ha parlato bene. Un cittadino ha scritto agli sportelli di UNC dicendo che il medico avrebbe dovuto parlare anche degli effetti negativi sostenendo che ce ne sono diversi e che nel passato ci sono stati degli episodi anche gravi.
In questo momento in cui i vaccini sono ancora una volta nell’occhio del ciclone, abbiamo preso in considerazione la segnalazione che ci è pervenuta, tralasciando di parlare degli effetti di fondamentale importanza per la prevenzione di gravi malattie infettive che rendono assolutamente fondamentale l’utilizzazione dei vaccini, abbiamo voluto considerare i possibili effetti negativi.
Si deve premettere che i vaccini sono dei farmaci e come tali possono avere degli effetti collaterali anche seri e che sono descritti nel foglietto illustrativo (bugiardino). Anche se si tratta generalmente di eventi molto rari, debbono essere comunque segnalati per evitare usi sbagliati.
Abbiamo comunque trovato una esauriente risposta da parte del Ministero della Salute che ha elencato i possibili effetti avversi dividendoli nelle seguenti categorie, in base al meccanismo sottostante:
a) Reazione vaccino-correlata o da difetti di qualità del vaccino:
- Evento associato alla via o al sito di somministrazione o caratteristiche specifiche del vaccino (es. dolore nel sito di inoculo)
b) Reazione immunomediata, dovuta a uno o più componenti del vaccino:
- Reazione locale (es. infiammazione locale con o senza coinvolgimento dei linfonodi regionali)
- Reazione generalizzata (es. febbre, anafilassi)
- Reazione organo-specifica (es. trombocitopenia, rash)
c) Reazioni, nel vaccinato o nei contatti, dovute a replicazione di agenti microbici contenuti nel vaccino.
Ad esempio: vaccini vivi attenuati, insufficiente inattivazione del vaccino, contaminazione durante il processo produttivo
d) Reazione dovuta a errori nell’immunizzazione:
- Evento causato da una inappropriata gestione (es. interruzione catena del freddo) o somministrazione (es. dopo la scadenza) del vaccino e, quindi, per sua natura prevenibile
- Errori nella prescrizione o non aderenza alle raccomandazioni: non aderenza alle controindicazioni (es. anafilassi in soggetto allergico a uno o più componenti del vaccino; infezione disseminata da uso di vaccino attenuato in soggetto immunodepresso); non appropriata considerazione degli avvisi e delle precauzioni; mancato rispetto delle indicazioni d’uso o prescrizioni, relative a numero di dosi e intervallo tra le medesime
- Errori nella somministrazione (es. utilizzo diluente sbagliato, somministrazione di un prodotto diverso da quello previsto, errata procedura nell’uso e nella conservazione dei vaccini multi-dose)
e) Reazione ansia-correlata (evento derivante da ansia per la vaccinazione):
- Reazione vaso-vagale
- Iperventilazione
- Disordini psichiatrici correlati allo stress.
Il Ministero della Salute sottolinea che gli eventi che si verificano più comunemente sono di lieve entità e dovuti alla risposta immunitaria al vaccino stesso, come febbre e malessere.
Esiste inoltre un sistema di farmacovigilanza per cui qualsiasi reazione “avversa”, anche di modesta entità, deve essere segnalata e, se necessario, debbono essere prese delle misure precauzionali aggiuntive.
E’ anche importante sottolineare che l’autorizzazione all’impiego di un vaccino avviene a seguito di una rigorosa valutazione dei benefici e dei rischi che possono derivare ai cittadini e soltanto se esistono amplissimi margini di sicurezza tale autorizzazione viene concessa.
Rispetto al passato, quando si sono verificati dei rari incidenti vaccinali, la qualità e la sicurezza dei vaccini è notevolmente migliorata. Basti considerare che recentemente in America con la vaccinazione è stato possibile debellare completamente il morbillo senza particolari effetti collaterali negativi. Non si possono poi dimenticare le campagne vaccinali contro la poliomielite e il vaiolo che hanno permesso di ridurre in modo drastico o addirittura eradicare queste pericolose malattie.
Ritornando alla segnalazione che ci è stata fatta riteniamo che non sia corretto non parlare degli effetti avversi; è invece opportuno spiegare bene che essi sono di modestissima entità e assolutamente incomparabili agli enormi effetti benefici che derivano da corrette vaccinazioni.