Anche Facebook si adeguerà al
Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (
GDPR, General Data Protection Regulation) che entrerà in vigore dal prossimo 25 maggio. Tra le novità introdotte dal social network maggiore trasparenza per permettere agli utenti di esprimersi in piena consapevolezza sulla cessione dei dati a terze parti, sul consenso al riconoscimento facciale e sulla condivisione di informazioni sensibili (ad esempio l’orientamento politico, religioso o sessuale). Come richiesto dall’UE, l’azienda di Mark Zuckerberg presterà più attenzione anche alla
tutela degli utenti più giovani. Da ora in avanti gli
adolescenti tra i 13 e i 15 anni, residenti in alcuni Paesi europei, avranno bisogno del permesso di un genitore o di un tutore per vedere pubblicità su misura (il Regolamento europeo fissa a 16 anni l’età minima per rilasciare questo consenso), condividere con gli amici i propri dati sensibili e includere nel proprio profilo opinioni religiose e politiche. Inoltre, viene disabilitato il riconoscimento facciale per chiunque abbia meno di 18 anni e posti più limiti a chi prova a visualizzare informazioni specifiche su ciò che gli adolescenti hanno condiviso (ad esempio la città natale o la data del compleanno). Si tratta indubbiamente di passi in avanti, anche se purtroppo continua a essere semplice
“aggirare” la maggior parte di questi
divieti. Basta qualche esempio per rendersene conto. Anche chi ha
meno di 13 anni può iscriversi a Facebook inserendo nella fase di registrazione del profilo una data di nascita falsa. Inoltre, al momento non esistono controlli per avere la certezza della reale identità di chi dichiara, attraverso l’invio di una email, di essere il genitore o il tutore di un adolescente. Anche
WhatsApp ha deciso di adeguarsi al Regolamento europeo sulla privacy aumentando l’età minima per accedere all’app da 13 a 16 anni nei 28 Paesi membri dell’UE. Ma anche in questo caso non è del tutto chiaro come il servizio di messaggeria – di proprietà di Facebook – riuscirà a far valere questo limite a tutti i suoi utenti.
Internet: a quali rischi vanno incontro i minori?
L’
accesso dei minori a internet è una delle questioni più importanti che si pone per ogni genitore. Secondo gli ultimi dati diffusi da
Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia) nel mondo ogni giorno sono circa 175.000 i bambini e i ragazzi che si connettono alla rete per la prima volta, in media uno ogni mezzo secondo. I giovani che hanno meno di 18 sono quelli che passano più tempo sul web, con un tasso del 71% rispetto al 48% della popolazione totale. Ma l’uso di internet è in aumento anche tra
bambini e adolescenti. L’età in cui i più piccoli iniziano a prendere dimestichezza con smartphone e tablet è infatti scesa sempre di più negli ultimi anni. L’accesso sempre più facile a internet espone bambini e ragazzi a una serie di rischi: la visualizzazione di
immagini e video poco appropriati per la loro età o, nei casi peggiori, dannosi; la possibilità di essere contatti da
sconosciuti o pedofili; essere vittime di
molestie o
cyberbullismo soprattutto quando usano i social network; la violazione della loro
privacy se qualcuno si appropria delle loro
password.
Le dieci regole da seguire consigliate da Unicef
Affinché ciò non accada, è fondamentale che i genitori abbiano un ruolo attivo rispetto all’uso che i figli fanno di internet. È a questo scopo che
Unicef Italia, in occasione del
Safer Internet Day 2018 celebrato lo scorso 6 febbraio, ha presentato la guida
“Parlare ai bambini di Internet”. Si tratta di uno strumento utile a cui tutti i genitori possono fare affidamento per prendere dimestichezza con regole e linguaggi del web e capire fino a che punto l’uso della rete da parte dei loro figli può considerarsi sicuro.
1. Imparate a conoscere Internet
Imparate a conoscere Internet, capite come si accede alla rete, quali sono e come funzionano i principali social network così come i giochi online (
Facebook,
Twitter,
Instagram,
Youtube,
What’s up, Snapchat, Waze, Foursquare, Line, Tinder). È questo il primo passo da compiere per far sì che i vostri figli evitino di andare incontro a insidie quando navigano sul web.
2. Fissate dei limiti sull’uso di smartphone, laptop, tablet e computer
È importante che conosciate il
funzionamento di smartphone, laptop, tablet e computer che si acquistano per i minori. In questo modo, ad esempio, potrete disabilitare la possibilità di scaricare o acquistare determinate
App e programmi e – per quanto possibile – tenere sotto controllo le richieste di aggiornamento di software e hardware.
3. Stabilite un limite d’età per l’accesso ai social network
Spetta ai voi genitori decidere quale sia l’età giusta in cui consentire ai vostri figli di creare e gestire un
profilo personale sui social network, principalmente su Facebook e Instagram.
4. Limitate il tempo di esposizione sul web
Concedete ai vostri figli una
quantità fissa di tempo online gratuito per chattare, giocare o accedere ai social network. Superato il limite stabilito, fate in modo che non stiano ancora altro tempo davanti al computer o allo smartphone e che si dedichino piuttosto ad altre attività, come fare i compiti o giocare con gli amici.
5. Fate domande sul mondo in cui viene usato Internet
Chiedete ai vostri figli quali sono i siti web e i social network su cui navigano di frequente, se per caso hanno mai ricevuto insulti da loro compagni di scuola, se sono mai stati
contatti da uno sconosciuto, se hanno ricevuto per mail o su What’s up
immagini offensive o esplicite da parte di coetanei o di persone adulte. Con queste domande capirete se sono al sicuro quando sono su Internet.
6. Ricordate di evitare sempre contatti con gli sconosciuti
Assicuratevi di sapere quali sono i
social network utilizzati dai vostri figli. In questo modo saprete sempre con chi sono i contatti e da quali persone ricevono
richieste di amicizia. Se questi contatti non sono parenti, o non provengono dalla scuola frequentata dai vostri figli o da famiglie che conoscete, cercate di capire di chi si tratta.
7. Consigliate di non condividere le password con nessuno
Raccomandate i vostri figli di non condividere con nessuno le
password che usano per accedere alla mail o ai social network. In questo modo tutelerete la loro privacy ed eviterete che qualcuno possa danneggiare la loro
identità online.
8. Dite di pensare prima di pubblicare qualcosa
Spiegate ai vostri figli che tutto quello che si scrive o si posta sul web (compresi video e foto) non può essere
cancellato in modo definitivo e, pertanto, sarà visibile per sempre. Questi contenuti possono diventare pericolosi se alterati o veicolati su siti inappropriati. Quindi è molto importante
pensare prima di pubblicare e condividere qualcosa.
9. Verificate che i contenuti visualizzati siano appropriati all’età
Sul web circolano molti contenuti che potrebbero essere
inappropriati per i minori. Per questo motivo è importante che educhiate i vostri figli su cosa può essere cercato e visualizzato e su cosa, invece, deve essere assolutamente evitato.
10. Attenzione agli attacchi virus
Hacker e
malware (vale a dire quei programmi informatici usati per disturbare le operazioni svolte da un computer) possono infettare computer e smartphone. È bene non fidarsi subito dei programmi antivirus che vengono proposti e, se necessario, rivolgersi a un servizio assistenza.
Autore: Rocco Bellantone
Data: 2 maggio 2018