Buone notizie
: chi andrà in vacanza all’estero (all’interno dell’UE) potrà usufruire del
roaming gratuito grazie al prolungamento del così detto
“Roam like at home”. Dal 1° luglio 2022 sarà infatti prolungato il pacchetto di regole introdotte nel 2017 (in scadenza il 30 giugno 2022) che consentono ai cittadini dell’Unione Europea di accedere ad Internet e chiamare in tutti gli Stati membri alle
stesse condizioni tariffarie in vigore nel proprio Paese. In pratica, i consumatori possono continuare ad utilizzare tranquillamente i loro telefoni cellulari senza vedersi applicate
spese aggiuntive per il fatto di trovarsi all’estero. Ma vediamo più da vicino cos’è il
roaming, come funziona e a cosa bisogna
fare attenzione.
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Roaming: cos’è e come funziona
Il roaming permette di usare il proprio cellulare quando si viaggia
occasionalmente all’estero, usufruendone dunque quando si passa più tempo nel proprio Paese che non al di fuori. Dal giugno 2017, la Commissione Europea ha stabilito che il roaming internazionale non deve avere un sovrapprezzo e quindi che è possibile usufruire del roaming in Paesi dell’Ue senza alcun
aggravio di costi rispetto alla tariffa prevista dal proprio operatore in Italia.
L’iter del nuovo regolamento sul roaming gratuito
Nel 2019, la Commissione ha pubblicato un riesame approfondito del
mercato del roaming, che ha evidenziato i
benefici per i viaggiatori dell’Ue, benefici derivanti proprio dall’abolizione delle tariffe di roaming. Nel 2020 la Commissione ha dunque attivato una consultazione pubblica per raccogliere pareri sui servizi di roaming e sull’impatto della proroga di tali norme. Dall’esito della consultazione, è stato stabilito di
prolungare il regolamento, così accrescendo ulteriormente i vantaggi per i cittadini.
Dov’è abolito il roaming
Solo se ci rechiamo in uno dei
Paesi dell’Unione europea le comunicazioni (telefonate, sms o dati) saranno pagate o detratte dai volumi del piano tariffario nazionale come in Italia, come se ci si trovasse in Italia, senza costi aggiuntivi;
I
paesi in cui è possibile attivare il roaming senza alcun costo, sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia. Ricordiamo che dal 01/01/2021 il Regno Unito non è più aderente agli accordi “RLAH” (potranno essere applicati costi).
Le novità del regolamento sul roaming
Ma c’è di più: il regolamento ha infatti introdotto delle
novità rispetto alle norme del 2017, tanto che sarà migliorato in
qualità, servizi e trasparenza. Vediamo quali sono le novità:
- i consumatori beneficeranno dell’accesso ai servizi di roaming, mentre viaggiano, con la stessa velocità a cui sono abituati quando sono a casa se reti e tecnologia necessari sono presenti nello Stato membro.
- I cittadini avranno un migliore accesso alle comunicazioni di emergenza indipendentemente da dove si trovano in Europa.
- Avranno il diritto di ricevere informazioni chiare quando un servizio che utilizzano in roaming potrebbe comportare tariffe supplementari involontarie (come, per esempio, un numero di assistenza clienti che invece è gratuito nel proprio Paese).
- Verrà garantita la sostenibilità per gli operatori con tariffe all’ingrosso più basse, dunque gli operatorisaranno in grado di continuare a fornire servizi di roaming a tariffa nazionale in modo economicamente sostenibile.
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Le nostre avvertenze sul roaming
- LE CHIAMATE INTERNAZIONALI SI PAGANO SEMPRE
Attenzione!
Non sono cancellati i costi aggiuntivi delle chiamate internazionali. Se dall’Italia telefono in Spagna non si tratta di roaming. Le chiamate fatte dal proprio paese di residenza verso un paese straniero, anche se nell’UE, non rientrano, infatti, nel roaming. I costi aggiuntivi delle chiamate internazionali non sono stati, quindi, cancellati.
Il risparmio e le nuove regole valgono solo quando si viaggia in un altro paese dell’UE, cioè se andando in Spagna chiamo in Italia.
- ATTENZIONE ALLA CLAUSOLA DELL’UTILIZZO CORRETTO
La regola generale è che posso
usufruire del roaming a tariffa nazionale se trascorro più tempo o utilizzo più spesso il telefono cellulare nel mio paese rispetto all’estero.
La chiamano clausola di
“fair use”, in italiano utilizzo corretto. Per verificare se l’utente usa il roaming in modo corretto, l’operatore può controllarne i consumi effettuati negli ultimi quattro mesi o in un periodo più lungo. Se il consumo sarà superiore rispetto allo Stato in cui risiede, l’operatore di telefonia mobile può contattarlo e informarlo dell’eventuale applicazione di un sovrapprezzo in caso di prosecuzione della permanenza all’estero. L’utente ha
14 giorni per chiarire la situazione, motivando l’esigenza. Se, poi, entro due settimane dal ricevimento dell’avviso l’utente ristabilisce una presenza o un consumo prevalenti nel proprio paese, non avrà sovrapprezzo. In caso contrario, l’operatore potrebbe iniziare ad applicare costi aggiuntivi.
Pertanto, se non si riceve alcuna comunicazione da parte del proprio operatore, si può usufruire del roaming a tariffa nazionale senza doversi preoccupare.
Ricordiamo, infine,
che ogni giorno in cui ci si collega almeno una volta alla rete dell’operatore nazionale viene conteggiato come giorno di presenza nel paese di residenza, anche se in quel giorno si va all’estero. Una salvaguardia per i frontalieri.
Per quanto riguarda le telefonate e gli sms (da non confondere con Whatsapp), se nel proprio Paese si hanno chiamate vocali e SMS illimitati, non ci potranno essere restrizioni con il roaming.
Per il traffico dati il discorso è molto più complesso. Se in patria si dispone di traffico illimitato o di tariffe molto convenienti,
l’operatore potrebbe applicare un limite di salvaguardia all’uso dei dati in roaming. In tal caso, è tenuto ad informare preventivamente l’utente e ad avvisarlo nel caso in cui tale limite venga raggiunto.
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Autore: Sonia Galardo
Data: 21 giugno 2022