Sempre più spesso si sente parlare di
attacchi informatici che possono riguardare
governi, istituzioni, imprese ma esistono dei rischi anche per i
device (telefoni, tablet e computer) che usiamo tutti i giorni come semplici utenti di beni e servizi. E’ purtroppo frequente anche per i navigatori più esperti cascare in truffe digitali, per questo noi di Unc abbiamo attivato uno sportello dedicato a tutti i tentativi di frode che accadono online (parliamo di phishing (le false email provenienti dalla banca o finiti soggetti istituzionali che mirano solo a rubare dati o denaro), frodi informatiche (come i casi di QR code fallocco), spoofing (i falsi sms provenienti dalla banca), ma anche semplicemente email di ricatto o truffe romantiche consumate sul web).
Per avere assistenza contatta i nostri esperti attraverso lo sportello TRUFFE DIGITALI
Attacchi informatici: occhio a privacy e patrimonio
I rischi che corriamo in caso di
attacchi informatici non sono da poco, considerando che l’accesso da parte di malintenzionati ai nostri dati personali può portare alla
violazione della privacy o a rischi concreti per il nostro patrimonio.
Del resto, ognuno di noi accede quotidianamente a nuovi servizi (pensiamo a quante App scarichiamo ogni mese), mentre
tra i primi consigli di autodifesa ci sarebbe proprio quello di “ridurre la propria superficie di attacco”, riducendo la nostra
presenza su tutte quelle piattaforme che non ci servono davvero o che non usiamo da tempo, utilizzando
credenziali di accesso differenti per ciascun account, cambiandole con una certa frequenza.
Inoltre, a rigore, dovremmo essere capaci di tenere separati i diversi ambienti digitali in base al loro
“livello di rischio”, evitando quindi utilizzare lo stesso dispositivo sia per attività che comportino il trattamento di informazioni riservate, come home-banking, sia per scaricare film o musica.
Ma a parte virus e malware c’è la possibilità di essere noi stessi a svelare password e credenziali, magari abboccando ai
tranelli del phishing.
I nostri consigli per difenderci dagli attacchi informatici e le truffe digitali
Ecco i nostri consigli per difenderci e proteggere i nostri dati e i nostri soldi:
- genera sempre password diverse e complesse.
- Evita qualsiasi accesso a Wi-Fi pubbliche e connessioni gratuite.
-
Aggiorna regolarmente software e sistemi operativi.
- Attiva almeno sugli account dove sono salvati i dati più importanti l’autenticazione a due fattori (per es. richiesta della password e la richiesta di un codice generato dal cellulare dell’utente).
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Diffida di qualunque e-mail che ti richieda l’inserimento di dati riservati riguardanti codici di carte di pagamento, chiavi di accesso al servizio home banking o altre informazioni personali. La tua banca non richiederà tali informazioni via e-mail.
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E’ possibile riconoscere le truffe via e-mail con qualche piccola attenzione, generalmente queste e-mail non sono personalizzate e contengono un messaggio generico di richiesta di informazioni personali per motivi non ben specificati (es. scadenza, smarrimento, problemi tecnici); fanno uso di toni intimidatori, ad esempio minacciano la sospensione dell’account in caso di mancata risposta da parte dell’utente; non riportano una data di scadenza per l’invio delle informazioni.
-
Non cliccare sui link presenti in e-mail sospette, in quanto questi collegamenti potrebbero condurvi a un sito contraffatto, difficilmente distinguibile dall’originale. Anche se sulla barra degli indirizzi del browser viene visualizzato l’indirizzo corretto, non ti fidare: è possibile infatti per un hacker visualizzare nella barra degli indirizzi del tuo browser un indirizzo diverso da quello nel quale realmente ti trovi.
- Quando inserisci dati riservati in una pagina web, assicurati che si tratti di una pagina protetta: queste pagine sono riconoscibili in quanto l’indirizzo che compare nella barra degli indirizzi del browser comincia con ‘‘https://’’ e non con ‘‘http://’’ e nella parte in basso a destra della pagina è presente un lucchetto.
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Articolo realizzato nell’ambito del Progetto RiGenerAzioni, finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5